Se già l’ANEC (Associazione nazionale esercenti cinema), aveva definito come “inaccettabile” la decisione della Disney di distribuire Soul della Pixar direttamente in streaming su Disney+ a partire da Natale in in comunicato stampa di cui vi abbiamo già parlato, ecco che l’Unione Internazionale dei Cinema arriva a rincarare la dose delle accuse.

In una nota diffusa su Facebook rilanciata dall’ANEC possiamo leggere:

Bruxelles: 12 Ottobre 2020 – A seguito della decisione di Walt Disney Studios di pubblicare “Soul” della Pixar direttamente sulla loro piattaforma di streaming Disney +, l’Unione Internazionale dei Cinema (UNIC), che rappresenta gli operatori cinematografici europei, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“La decisione di Walt Disney Studios di distribuire Soul direttamente sulla loro piattaforma di streaming Disney +, privando molti spettatori in tutta Europa di vederlo sul grande schermo, ha suscitato sgomento tra gli operatori cinematografici.
La stragrande maggioranza degli schermi sono attivi in Europa e nel resto del mondo e in grado di offrire un intrattenimento sicuro per il loro pubblico. Gli esercenti hanno investito in questi mesi per offrire agli spettatori un servizio sicuro contando soprattutto su un programma di titoli promettenti in uscita sul mercato .
Ancora una volta, purtroppo , trovano un distributore che sferra un ulteriore duro colpo al settore. La decisione su Soul è doppiamente frustrante per gli esercenti che contavano sull’uscita dopo che il film è stato presentato in anteprima in numerosi festival di settore europei.
I dati confermano che, laddove il pubblico è tornato, ha trovato l’esperienza sicura e piacevole. Ma è anche chiaro che sarà l’uscita di nuovi film a fare la differenza nell’incoraggiare gli utenti a tornare nelle sale.
In effetti, in tutta Europa, molti cinema da quando hanno riaperto hanno proiettato con successo innumerevoli uscite nazionali, sottolineando che i titoli in prima visione sono ora più importanti che mai.
UNIC ringrazia sinceramente quei partner di distribuzione che sono rimasti saldi e hanno continuato a portare film al cinema. Non solo hanno dimostrato quanto sia importante per loro la visione in sala, ma anche il loro sostegno a un’azione condivisa. Quell’impegno nei confronti del cinema europeo non sarà dimenticato.
Le decisioni di posticipare i titoli, di bypassare i cinema e il valore che creano sono estremamente deludenti – e preoccupanti – e ritarderanno solo il giorno in cui l’intera industria sarà in grado di lasciarsi alle spalle questa crisi. Non sono solo gli esercizi cinematografici e il pubblico a perdere l’occasione ma anche i creativi, registi, autori e interpreti che desiderano vedere i loro film proiettati sul grande schermo.
Mentre i cinema faranno fatica a riprendersi senza nuove uscite, le difficoltà riguarderanno anche i nostri partner strategici, le cui decisioni in tali circostanze rischiano di causare danni irreparabili ai mercati chiave. Infatti,molti di loro saranno penalizzati nel momento in cui decideranno di promuovere i loro titoli in programmazione.
Non è esagerato affermare che quando alcuni studios decideranno di ritornare in sala con le proiezioni, potrebbe essere ormai troppo tardi per numerose strutture europee”.

Union Internationale des Cinémas |UNIC

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