Un altro membro del cast di Black Panther si è espresso riguardo la morte di Chadwick Boseman: è Lupita Nyong’o, che nel film interpreta Nakia.

L’attrice premio Oscar ha condiviso sui social un tributo nei confronti del collega, diversi giorni dopo la sua scomparsa dopo una battaglia di 4 anni contro il cancro al colon:

Scrivo queste parole con un sentimento senza speranza, per rendere onore a un uomo che aveva grande speranza. È difficile pensare e parlare del mio amico Chadwick Boseman al passato. Non ha senso. La notizia della sua morte è un pugno allo stomaco ogni mattina. Sono consapevole che siamo tutti mortali, ma ci sono delle persone che possiedono un’energia immortale, che sembrano esistere da sempre, che sono esattamente dove devono essere – qui – come se fosse da sempre. Chadwick era una di queste persone.

Chadwick impiegava al meglio il suo tempo, eppure si prendeva anche i suoi tempi. Non lo conoscevo da molto, ma ha avuto un effetto molto profondo su di me nel tempo che abbiamo passato insieme. Quando abbiamo lavorato a Black Panther, mi ha colpito molto la sua presenza silenziosa e al contempo potente. Non si dava delle arie, ma c’era palesemente una frequenza più alta che emanava da lui. Sembrava totalmente presente, ma anche consapevole di cose provenienti da un futuro distante. Come risultato, mi sembrava che Chadwick non fosse mai affrettato. Si prendeva i suoi tempi…

Si presentava a ogni prova e allenamento e giorno di riprese con grinta, era agile, assorbente. Ha alzato di molto il livello lavorando con uno spirito di generosità, creando un ambiente privo di ego dando l’esempio, e aveva sempre uno sguardo caldo e un forte abbraccio per tutti.

E usava il suo corpo in ogni maniera in cui poteva. Faceva le scene d’azione senza controfigure, faceva il batterista alle sue feste, ballava, era esperto di arti marziali… e la lista continua. Amava, onorava e rispettava quel corpo, facendoci più di quanti di solito ci fanno. E in questo, si assumeva il rischio di vivere pienamente la sua vita. Sembra quasi che la vita sia arresa, anziché Chadwick.

Quando stavo intorno a Chadwick, sentivo di voler essere migliore, meno meschina, più determinata. Era alimentato dall’amore, non dalla paura. Si muoveva in maniera calma, decisa, senza imporre se stesso o i suoi ideali agli altri. E ha sempre fatto in modo di assicurarsi che la sua vita avesse uno scopo. Era così profondamente interessato al benessere dell’umanità, dei neri, della sua gente. Ha attivato il nostro orgoglio. Mettendocela tutta e lavorando con degli scopi così alti nei film che sceglieva, Chadwik ha reso l’infinito la sua casa.

Come risultato, siamo tutti stati testimoni del suo lavoro, e della sua presenza nelle nostre vite. Il suo potere continuerà a esistere e avrà un riverbero per generazioni. Usava la sua forza vitale per raccontare storie significative. E ora racconteremo la sua…

La morte di Chadwick è qualcosa che ancora non riesco a spiegarmi. Forse col tempo… Mi ci vorrà del tempo. E in suo onore, prometto di non sprecarlo. Spero farete lo stesso. Le mie più profonde condoglianze alla sua famiglia, ai suoi amici e alla sua amata moglie Simone, dalla quale ho sentito questa frase: “Prenditi tutto il tempo che vuoi, ma non sprecare il tuo tempo”.

 

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