Manca meno di un mese all’arrivo in streaming, su Netflix, di Mank, la nuova pellicola diretta da David Fincher che vede, come protagonista, Gary Oldman nei panni di Herman Jacob Mankiewicz, regista, sceneggiatore e critico teatrale responsabile dello script di Quarto potere, l’immortale capolavoro diretto e interpretato da Orson Welles.

David Fincher è un regista noto per l’elevato numero di ciak che può arrivare a chiedere al suo cast per le riprese di un suo film, cosa che è chiaramente avvenuta anche durante la lavorazione di Mank. Ed è di questo che il cast e lo stesso filmmaker hanno potuto parlare in un’intervista rilasciata a TotalFilm grazie alla quale sono arrivati alcuni aneddoti in merito.

Cominciamo dal regista che spiega:

Penso che all’inizio sia stato alquanto estenuante per Gary Oldman. Fondamentalmente perché ho un approccio molto didattico alla lavorazione. “Queste sono gli aspetti che le scene devono soddisfare per me e continueremo a lavorarci fino a che non troviamo una maniera per sottolinearli nella maniera più sottile possibile”. Non è semplice dire agli attori che vuoi una performance coesa in tutte le riprese che voglio catturare, dalla scena madre [la tipica ripresa di stampo “teatrale” dei film anni 30, 40, ndr.] alle inquadrature di quinta fino alle singole. Perché non voglio dover tagliare una scena in base a dove stai con la testa quel martedì. Non posso andare in sala montaggio e tagliare qualcuno che non ha una performance all’altezza. Parte del lavoro consiste anche nell’ingaggiare gente grandiosa e nel levarto dal ca**o.

Charles Dance racconta poi la reazione che Gary Oldman ha avuto dopo l’ennesimo ciak di una scena che è già leggenda, quella della cena nell’opulenta magione di William Randolph Hearst (Dance) in cui Mank, completamente ubriaco, vomita davanti ai convitati dopo aver, di fatto, delineato e declamato a modo suo la trama di Quarto potere:

Abbiamo fatto  ciak, dopo ciak, dopo ciak, dopo ciak. E a un certo punto Oldman dice a Fincher “david, ho fatto questa scena cento fo**utissime volte”. Al che Fincher fa “Sì, lo so, e adesso tocca alla numero 101. Reset!”.

Amanda Seyfried, che interpreta Marion Davies, aggiunge:

Era davvero estremamente difficile. Ma, allo stesso tempo, avevi un lusso quasi di stampo teatrale dove hai la possibilità di arrivare a ottenere davvero il tono e le emozioni che servono. Da un certo punto di vista pare di stare in Ricomincio da capo, ma è così che Fincher riesce a catturare cose che sfuggono ad altri.

Mank è il biopic di Herman Mankiewicz, giornalista divenuto sceneggiatore noto per aver collaborato con Orson Welles in Quarto Potere ma anche per aver lavorato a film come Il Mago di OzL’idolo delle folle e Gli uomini preferiscono le bionde. Gary Oldman vestirà i panni di Herman Mankiewicz, Lily Collins sarà la segretaria Rita Alexander, Amanda Seyfried vestirà i panni dell’attrice Marion Davies mentre Tuppence Middleton sarà Sara Mankiewicz, moglie del protagonista.

Fincher sviluppò per la prima volta la storia del film nel 1997, su una sceneggiatura di suo padre Jack Fincher, a sua volta giornalista (e morto nel 2003). Alla produzione vi saranno Cean Chaffin e Doug Urbanski.

È dal 2014 (Gone Girl) che Fincher non dirige una pellicola. Nel frattempo però ha lavorato a serie come Mindhunter Love, Death & Robots, entrambe per Netflix.

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