Appena sarà possibile farlo in totale sicurezza, Martin Scorsese si metterà al lavoro su Killers of the Flower Moon, pellicola prodotta dalla Paramount che vedrà nuovamente insieme sul grande schermo Leonardo DiCaprio e Robert De Niro (per i due si tratta della prima volta collaborazione in tandem per un progetto dell’acclamato regista italoamericano).

Già verso la fine di febbraio era emerso un rumour decisamente attendibile (lo trovate qua spiegato nel dettaglio) secondo cui il budget della pellicola potrebbe essere ben superiore ai 200 milioni di dollari, anche più alto dei 150 milioni di dollari richiesti da Martin Scorsese per The Irishman.

In un nuovo report del Wall Street Journal, il concetto viene ribadito. L’autorevole testata spiega che la Paramount, la major attualmente collegata al progetto, sarebbe alquanto preoccupata dal costo della pellicola e che tanto Apple quanto Netflix starebbero corteggiando Martin Scorsese. Il filmmaker si sarebbe rivolto anche alla Universal e alla MGM anche se lo stesso WSJ puntualizza che, per il momento, il lungometraggio resta collegato alla Paramount e che la questione potrebbe essere risolta tramite una partnership produttiva. Considerato l’avvio alquanto zoppicante di Apple TV+, sarà interessante constatare se il colosso di Cupertino deciderà di investire in un’opera indubbiamente capace di aggiungere prestigio (e magari importanti premi) al proprio catalogo.

Martin Scorsese ha descritto questo lungometraggio come un vero e proprio western:

Pensiamo sia un film western. Racconta una storia avvenuta a cavallo fra il 1921 e il 1922 in Oklahoma. Sono di sicuro dei cowboy che hanno delle vetture, ma anche dei cavalli. Il film racconterà principalmente della tribù indiana degli Osage alla quale venne dato questo territorio orribile che, però, amavano perché pensavano che i bianchi non si sarebbero mai interessati a esso. Solo che poi ci hanno scoperto il petrolio e, per circa dieci anni, gli Osage diventarono le persone più ricche della terra in quanto a reddito pro capite. Poi, come accaduto nello Yukon e nelle regioni minerarie del Colorado, ci fu lo sbarco degli avvoltoi, dei bianchi, degli europei e tutto andò perduto. Il sottobosco dietro a queste operazioni aveva così tanto potere che era più facile andare in galera per aver ammazzato un cane che un indiano.

Leonardo DiCaprio avrà il ruolo principale, mentre Bob sarà William Hale, il Re di Osage Hills, il responsabile della maggior parte degli omicidi. Gli altri saranno tutti attori nativi americani. È molto interessante riflettere sulla mentalità che ha portato a questo. La storia della civilizzazione che affonda le sue radici fin in Mesopotamia. Gli Ittiti sono invasi da un’altra popolazione e scompaiono, perché sono stati assimilati o, piuttosto, assorbiti. È affascinante vedere questa mentalità che si è riprodotta in altre culture, anche attraverso due guerre mondiali. E che, penso, sia destinata a non morire mai. Credo che sia questo il genere di film che cercheremo di fare.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast e verrà prodotto da Imperative Entertainment e Paramount Pictures. La sceneggiatura di Eric Roth sarà tratta dal romanzo di David Grann che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribu Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Anche Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

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