Dopo lo straordinario esordio avvenuto con District 9, il secondo lungometraggio diretto da Neill Blomkamp, Elysium, si è rivelato un mezzo passo falso: una premessa di satira sociale interessante, non supportata da un adeguato sviluppo della sceneggiatura e dello storytelling.

Con estrema onestà, resa ancora più apprezzabile dal fatto che si tratta di considerazioni su una pellicola ancora “fresca”, il regista ha ammesso, durante una chiacchierata con Uproxx a margine della promozione stampa di Humandroid, di aver “incasinato tutto”.

Mi pare che, in ultima istanza, la storia non sia stata sviluppata in modo giusto. Sono ancora convinto che l’idea di questo anello orbitante sopra la Terra abitato da persone estremamente ricche sia sempre uno spunto grandioso per fare della satira sociale. Mi piace così tanto che vorrei tornare indietro e rifarlo in maniera più giusta. Ma lo script non era… La realtà dei fatti è che non ho fatto un film abbastanza buono. Ho realizzato bene tutta la parte visuale, il set design, gli effetti speciali, i costumi. Però il film si appoggiava su uno scheletro non del tutto formato perché lo script non c’era, non c’era la storia.

Blomkamp illustra ulteriormente come si sia innamorato maggiormente di questo concept perdendo di vista lo sviluppo della trama:

Il mio problema è che tendo a innamorarmi dei concept, delle idee. Come il già citato anello. Un anello tempestato di diamanti sopra questi slum, queste baraccopoli terrestri, come base di partenza per la satira mi piaceva un sacco. Da questo punto di vista non sono una persona che necessita di una storia per invaghirsi di qualcosa. Per me i concept sono interessanti tanto quanto le storie. Però non è così per tutti, anzi. E questo è un esempio di quello che voglio dire. “Wow, mi piace quest’idea di un anello orbitante, mi fanno impazzire tutti gli aspetti visuali associati a esso, come si giustappongono l’un l’altro!”. Ma come regista ti dico “Avrei potuto svilupparlo meglio”. Anche perché realizzo che alle persone interessa di più proprio quell’elemento cui non ho dedicato tutte quelle attenzioni riservate agli altri aspetti che invece hanno catturato me.