Apparso in Bulletproof e in un ruolo marginale in Into Darkness: Stark Trek, oltre a una serie di film indipendenti, Noel Clarke ha sostenuto ampiamente il movimento del Black Lives Matter e ha deciso di dare un contributo personale condividendo un’esperienza che l’ha toccato in prima persona.

Il razzismo non riguarda solo l’America, ha spiegato, ma è forte anche nel Regno Unito.

Un esempio di discriminazione? Clarke ha postato un’email di un “agente di alto livello” che gli ha scritto per fargli dei complimenti per il film sbagliato, confondendolo con un altro attore nero.

Ci siamo incontrati più volte, ho lavorato con i loro clienti. Hanno accesso a tutte le informazioni dell’industria, eppure…“.

 

 

 

L’attore aveva già denunciato il fatto di non esser stato inserito nel poster di Fisherman’s Friends pur essendo stato accreditato tra gli attori protagonisti.

 

 

 

Negli scorsi giorni, molte case di produzione, major e personalità di Hollywood si sono apertamente schierate contro il razzismo, prendendo una chiara posizione riguardo agli avvenimenti che hanno seguito la morte di George Floyd negli Stati Uniti.

Seth Rogen non ha usato ad esempio mezzi termini per riferirsi al razzismo sui suoi social, mentre sia Arnold Schwarzenegger che George Clooney hanno di recente scritto una lettera aperta.

Ryan ReynoldsBlake Lively e J.J. Abrams si sono invece schierati con donazioni di circa 10 milioni di dollari, mentre Dwayne Johnson ha criticato duramente Donald Trump. Anche la Lego e la Walt Disney Company sono scese in campo con donazioni a favore del movimento Black Lives Matter, impegnandosi con donazioni quasi pari a 10 milioni di dollari.

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