Liam O’Donnell è tornato alla regia con Skylin3s, il terzo capitolo della storia della lotta tra umanità e creature aliene presentato al Trieste Science+Fiction Festival 2020, e la protagonista della storia è Lindsey Morgan nel ruolo di Rose, personaggio già portato sul grande schermo in occasione del secondo capitolo della storia.

Il regista ha svelato che il percorso compiuto prima di arrivare sul grande schermo non è stato privo di ostacoli. O’Donnell ha spiegato:

Ho scritto la storia di Skylin3s insieme a Matthew Chausse nel febbraio 2017 e abbiamo fatto un pitch a Cannes. Non ne avevo parlato a Lindsey. Avevo scritto il primo atto della storia sul mio laptop che mi è però stato rubato proprio mentre ero in viaggio con destinazione Trieste per presentare il secondo capitolo della storia, perché mi stavo comportando come uno sciocco turista americano ordinando formaggio e vino insieme al mio produttore senza controllare i bagagli. Per questo motivo non ho iniziato a scrivere la sceneggiatura prima di gennaio 2018, ero molto depresso perché avevo perso quello che avevo scritto. La storia è però rimasta la stessa e forse è persino migliorata. Poi ci ho lavorato per 3-4 mesi, c’erano delle versioni diverse di alcune scene, il nostro produttore Matthew, alla fine del 2018, ha trovato il modo per sostenere la realizzazione del film.

Il progetto, come accaduto con i capitoli precedenti, è stato realizzato con un budget limitato:

Girare il film fin dall’inizio è stata davvero una sfida. Siamo in quel livello di budget ridicolo che ci porta a non avere gli stessi limiti dei film più economici, ma molti meno rispetto a quelli che possono contare su un budget elevato. In pratica eravamo in una situazione in cui pensavamo ‘Non ci sono i soldi, non ci sono i soldi. Finalmente ci sono i soldi, facciamo al volo il film’. Non c’è quindi tempo per prepararsi e quando vedo i contenuti extra di certi progetti e dicono ‘Abbiamo avuto 3 mesi per prepararci’ penso che sia incredibile perché noi abbiamo avuto a malapena un mese ed è quindi importante avere un cast e una troupe preparati, attori con una preparazione fisica e un background che li renda immediatamente pronti a girare.

Una delle scene è stata particolarmente impegnativa da realizzare:

La sequenza finale ambientata nell’armeria per me è stata particolarmente impegnativa perché era alla fine delle riprese e c’erano così tanti elementi da tenere in considerazione, non avevo nemmeno la scenografia per poterla preparare in anticipo. Senza dimenticare che molti degli effetti speciali della parte finale non sono stati completati fino a poco più di un mese fa. Per me è stata una fonte di ansia perché la riuscita dell’intero film ruota intorno a un momento preciso. Ho rivisto in blu-ray la versione finale del film pochi giorni fa, due volte, e sono sollevato perché funziona, anche a livello emotivo, quindi è una sfida che mi ha però soddisfatto enormemente.

Lindsey Morgan, ex star di The 100, è stata definita un’icona sci-fi da uno dei giornalisti che stava seguendo la conferenza stampa svoltasi nell’ambito del Festival, e la star di Skyln3s ha commentato:

Non ho pianificato di essere un’attrice sci-fi e sicuramente nemmeno di diventare un’icona del genere, ma sono sempre attirata dalla fantascienza perché amo che non ci siano limiti. Come attrice trovo che sia un genere molto gratificante: devi essere davvero creativa e piena di immaginazione. Mi piacciono le sfide, mettermi alla prova e i progetti sci-fi mi offrono sempre qualcosa di nuovo, mi stimolano creativamente e sa inoltre riflettere la società e il modo in cui ci comportiamo e viviamo. Si tratta di un genere interessante e se mi intriga lo trovo anche in grado di soddisfarmi come attrice, mi impegna a dare tutta me stessa.

Tra i prossimi progetti di Lindsey c ‘è anche la serie Walker e l’attrice ha ammesso:

La serie non sarà affatto come l’originale, che non ho visto perché mi hanno detto di non farlo Anche se adoro Chuck Norris! Non avrà nulla a che fare con l’originale. Non so cosa posso dire, ma avrà come protagonista un personaggio chiamato Walker, interpretato da Jared Padalecki, dopo il suo ritorno a casa. Gli accadono delle cose e deve trovare di nuovo il suo posto nella realtà che ha lasciato. Io interpreto Micki Ramirez, l’unica ranger donna e sono arrivata da poco dopo essere stata nell’esercito e nella polizia. I ranger sono un gruppo di elite, quindi il mio percorso personale in una realtà in cui è una minoranza e prevalentemente è dominata da uomini, e bianchi. Micki dovrà affrontare questa situazione e vuole realmente fare dei cambiamenti in positivo nel settore e in quei luoghi. Micki è poi molto forte, determinata, è una ragazza tosta e davvero divertente. Girare la serie mi diverte davvero molto.

O’Donnel, invece, non ha ancora le idee chiare riguardanti il futuro:

Sto sviluppando tre-quattro progetti e ognuno ha degli elementi di genere. Ciò che amo dei film di Skyline è che ogni volta posso in realtà realizzare qualcosa di genere diverso, posso continuare ad aggiungere elementi nuovi. Per questo ho la sensazione che non abbia senso smettere di fare film di questo tipo perché sto vivendo delle esperienze incredibili, per me continua a essere interessante. Dipenderà dagli spettatori se la saga continuerà. Per il resto sto sviluppando un progetto legato alle arti marziali, un altro un po’ più drammatico ambientato nell’Artico con delle creature… Penso con Skyline di aver imparato a proporre qualcosa di nuovo ogni volta. Il budget non è particolarmente limitante per proporre la migliore storia possibile. Se si dovesse realizzare ora in digitale un remake di Guerre stellari scena per scena costerebbe davvero moltissimo, eppure ha avuto un incredibile successo venendo realizzato senza particolari effetti e senza spendere una cifra eccessiva.

Uno degli elementi centrali e più importanti della storia di Skylin3s è il legame che si stablisce tra Rose e il fratello, un alieno di dimensioni imponenti che non suscita immediatamente simpatia, tuttavia Lindsey Morgan è riuscita a esprimere le emozioni giuste nell’interpretare quei passaggi chiave del racconto. L’attrice ha spiegato:

Quando ho firmato per recitare nel film non avevo nemmeno pensato al fatto che il mio personaggio avrebbe dovuto avere un rapporto così importante con un alieno. Ma poi abbiamo iniziato a girare e mi ricordo che stavamo realizzando il momento in cui lo incontravo per la prima volta dopo moltissimi anni ed è stato divvero difficile perché la maschera non si muove, è solo un tizio con un volto di gomma, non reagisce. Si è quindi trattato realmente di usare la mia immaginazione e ho dovuto concedermi del tempo per andare oltre quell’elemento e per fortuna lo stuntman Jeremy Fitzgerald è fantastico e ha trovato un modo per usare il suo corpo e comunicare con i movimenti, in modi sottili. Sapevo che era lì dentro e c’era un’anima dietro questa maschera, mi ha aiutata davvero. Ho dovuto provare realmente il legame tra Rose e questa unica persona che rappresenta l’unico elemento della sua famiglia che è in vita. Alla fine amavo veramente quella maschera!

Liam ha voluto aggiungere sull’argomento:

Per me la scena era come un trucco magico e il fatto che Lindsey fosse in grado di considerare quell’uomo in maschera come un fratello è stato fantastico. Ogni volta che vedo nel film una scena con i due personaggi mi dà l’impressione che sia un vero rapporto, è stato uno dei momenti in cui ero davvero grato per come stava venendo realizzato il film. Gli effetti visivi possono essere buoni, ma lo sono grazie alle loro reazioni, alle loro emozioni. Pensiamo a Jurassic Park: i dinosauri sembrano così reali perché Sam Neill e gli altri attori reagiscono come se stessero vedendo dei veri dinosauri. E Lindsey ha fatto il 75% del lavoro, a prescindere dagli effetti speciali. Abbiamo aggiunto i movimenti degli occhi in post-produzione.

Nel cast di Skylin3s ci sono anche degli attori molto conosciuti dagli appassionati di cinema e tv e O’Donnell ha svelato in che modo è riuscito a coinvolgerli e come è stata l’esperienza di lavorare con loro:

Penso che una cosa fantastica degli attori britannici è che leggono la loro parte e sono pronti a girare. Con Rhona Mitra, in particolare verso la fine del film, mi ha chiesto se avevo qualcosa da aggiungere o suggerimenti e avevo una battuta che non avevo scritto nella sceneggiatura, ma mi imbarazzava troppo. Le ho sussurratto in un orecchio quella frase sulla mancanza di rispetto nei confronti della scienza e ha sorriso, è stato davvero divertente lavorare con lei. Per quanto riguarda James Cosmo nella mia famiglia amiamo molto Il Signore Degli Anelli, quindi ho sempre voluto aprire la narrazione un po’ in stile Tolkien. Abbiamo così quella scena intorno al fuoco interpretata da Cosmo e ha reso quella parte della storia ancora più intensa e incredibile. Alexander Siddig è poi un sogno che si avvera perché è davvero troppo qualificato per la parte, rende ogni scena fantastica. Con le sequenze con Lindsey aveva così tanto materiale e non ha mai perso la pazienza o dimostrato stanchezza, ha chiesto solo ogni tanto una tazza di té in pieno stile britannico. Abbiamo un cast davvero all’insegna della diversità: dagli esperti in arti marziali agli attori britannici che hanno lavorato a teatro, è stato bello poter mescolare tutte queste esperienze precedenti e talenti.

Tra le star con cui vorrebbe in futuro lavorare c’è anche un esperto nel portare in vita creature indimenticabili:

Ho incontrato Doug Jones a un party organizzato per il debutto del primo Skyline grazie a delle amicizie comuni ed è uno dei migliori del settore. Adorerei lavorare con lui, ma in questo caso avevamo bisogno di qualcuno più alto per interpretare Trent.

Il film (attenzione agli spoiler in arrivo!) contiene una scena molto emozionante con protagoniste Lindsey e Rhona, che regala un abbraccio al termine di una dura lotta per la sopravvivenza. Il filmmaker, su quel momento, ha raccontato:

Quando abbiamo girato la scena dello scontro sul pianeta con star Rhona Mitra stava piovendo, la situazione era complicata. Abbiamo costruito le sequenze ambientate nello spazio e sul pianeta quasi in parallelo, con movimenti di camera simili. Nella prima versione dello script di Beyond Skiline c’era un abbraccio simile a quello con protagoniste Rhona e Lindsey, ma ci era poi sembrato davvero improbabile, decidendo quindi di toglierlo. Penso sia stato quindi molto bello avere finalmente la scena dell’abbraccio e se si guarda l’espressione di Lindsey riesce davvero ad avere un’espressione dolcissima, trasmette molte emozioni.

Lindsey ha inoltre commentato quell’attimo che sembra quasi un passaggio di consegne tra due generazioni di star del genere sci-fi:

Lavorare con Rhona è stato davvero fantastico, avrei voluto avere più scene con lei solo per imparare qualcosa. Lei è così minuta ma è in grado di intimidire, è tosta. Rose non ha molte persone di cui fidarsi, su cui contare o amare, ma in realtà è ancora una giovane ragazza che si ritrova in questo mondo e ha così tante responsabilità e cose a cui pensare. Ma ha ancora bisogno di una guida e la dottoressa Mal le è di aiuto e quando Rose crede in se stessa, tornando a casa, dimostra al suo mentore che non l’ha delusa, ha lottato come lei e si è riusciti ad avere un lieto fine. Nei bloopers c’è la mia scena preferita, dovete vederla, e coinvolge anche Yayan Ruhian che con quegli artigli non sapeva dove mettere la mano, dando vita a degli attimi esilaranti e imbarazzanti.

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