Tre anni fa oggi, Carrie Fisher si sentiva male a bordo del volo da Londra a Los Angeles: quattro giorni dopo l’iconica interprete di Leia in Star Wars sarebbe morta, seguita il giorno successivo dalla madre Debbie Reynolds. In un’intervista rilasciata a Page Six, Todd Fisher, fratello minore di Carrie, ricorda il periodo natalizio come uno dei preferiti della sua famiglia in particolare grazie al particolare senso dell’umorismo di Debbie:

Carrie collezionava dipinti di bambini brutti. Recentemente sono incappato in un quadro a olio raffinatissimo di un bambino molto poco attraente. La stava aspettando, ma non è mai scesa da quell’aereo. Quindi quel dipinto ora è appeso a un muro, insieme agli altri suoi quadri.

Todd e sua moglie Catherine vivono nel compound di famiglia a Las Vegas, dove ospitano l’enorme albero di Natale di Debbie Reynolds (l’attrice molti anni fa iniziò la tradizione di avere l’albero di Natale addobbato per tutto l’anno):

Quello di Carrie, invece, è ancora addobbato tutto l’anno in casa sua.

Come noto, alcune scene non utilizzate di Carrie Fisher in Star Wars: Il Risveglio della Forza sono state utilizzate da JJ Abrams, con il permesso della famiglia, per dare una conclusione al personaggio di Leia in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Per Todd Fisher è stato un momento molto commovente vederle sullo schermo:

Ho pianto. Carrie è il cuore e l’anima della trama di questo film.

E ricorda come lo colpirono le scene di Leia in coma in Gli Ultimi Jedi:

Girarono le scene di Leia in coma, ovviamente, prima che Carrie finisse veramente in coma. Quindi vedere quelle scene mi ha fatto ricordare Carrie in coma nella vita vera. In quel caso, la vita aveva imitato l’arte.

Chi invece non ha voluto vedere il film è stata Billie Lourd, figlia di Carrie, che nonostante faccia parte del cast de L’Ascesa di Skywalker (è il tenente Connix sin dal Risveglio della Forza) ha scelto di non partecipare alla première del film partendo invece per un lungo viaggio nel sud-est asiatico. Secondo Todd, il motivo è chiaro:

Penso fosse molto difficile per lei stare seduta a guardare mia sorella morire di nuovo. Billie non voleva rivivere tutto questo di nuovo. È importante che faccia ciò che ritiene giusto. Sarebbe giusto partecipare a una première e scoppiare a piangere in messo a una folla di persone? Perché sottoporsi a tutto questo?

Quando Carrie è morta molte persone mi hanno chiesto: “Come farai a reggere tutto questo?” Penso che in parte sia la fede che condividevamo tutti noi: io, mia madre, mia sorella… l’idea che ci incontreremo di nuovo, che non siano poi così distanti da me. Sono solo in un posto diverso, in una dimensione diversa. Puoi usare certe parole per definire tutto questo. George Lucas ha scelto la parola Forza, io la chiamo fede. E penso dia molto conforto.

Infine, Todd Fisher rivela di aver trovato recentemente un biglietto di Carrie nella sua scrivania:

Conosco il modo di scrivere di Carrie, è impossibile sbagliarsi. Probabilmente è qualcosa che Carrie scrisse molto tempo fa, perché stava scrivendo una storia sulla morte, oppure… è qualcosa che si è materializzato dall’aldilà. È scritto a lei, come se fosse morta, e dice: “Sono morta. Come stai? Ci vediamo presto… Ti chiamerei per raccontarti com’è qui, ma non c’è segnale. STOP, nuova scena, nuove luci, nuova ambientazione nel paradiso. Ho finalmente ottenuto la parte per la quale ho provato per tutta la mia vita. Dio mi ha dato questa parte. È la fine del percorso di un tour lungo tutta una vita”.

 

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker di J.J. Abrams è al cinema dal 18 dicembre 2019.

Nel cast tornano Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o.

Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan.

Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumi), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (effetti visivi), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).

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