Dopo avervi raccontato degli ostacoli affrontati da Thandie Newton sul set di Mission: Impossible 2, oggi tocca alle parole dell’attrice sulla decisione di rifiutare un ruolo in Charlie’s Angeles.

La confessione è avvenuta sulle pagine di Vulture:

Ho deciso di non partecipare a uno dei film più grossi che mi siano mai stati proposti perché una volta il regista mi disse: “Non vedo l’ora. Nella prima inquadratura sembrerà di vedere delle strisce gialle su una strada, poi l’inquadratura si allarga e ti rendi conto che sono cuciture, perché i jeans saranno così aderenti al tuo culo da farlo sembrare asfalto. Risposi: “Oh, non credo che prenderemo questa strada”.

Subito dopo l’attrice fece due chiacchiere con Amy Pascal, alla guida dello studio, che le propose un ruolo stereotipato:

La incontrai e mi disse: “Guarda, non voglio fare la politicamente scorretta, ma per come è scritto il personaggio e con te nei suoi panni, dobbiamo assicurarci che sia credibile”. Io le chiesi: “Cosa intendi? Quali cambiamenti faresti?” e lei: “Beh, insomma, il personaggio, per come è scritto, è andato all’università, ha studiato”. Io risposi: “Anche io. Sono andata a Cambridge”. E lei: “Sì, ma tu sei diversa”. Poi propose: “Magari si potrebbe fare una scena in cui sei in un bar, salti su un tavolo e inizi ad agitare il culo”.

Sciorinava questi stereotipi su come poter sembrare più convincente come personaggio nero. Ogni volta che proponeva qualcosa rispondevo: “Nah, non lo farei”. E lei: “Ma sì, tu sei diversa. Tu sei diversa”. Ecco Amy Pascal.

Il giornale ha chiesto una dichiarazione alla produttrice, che ha commentato:

Sebbene tenga seriamente conto delle sue parole, non ho ricordo degli eventi descritti e non ne hanno neanche i suoi rappresentanti presenti al casting. Considero Thandie un’amica da tempo; sono grata di aver potuto lavorare con lei e spero di lavorare ancora con lei in futuro.

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