Un paio di settimane fa, nell’illustrare il concept alla base di questa saga, J.J.Abrams ha impiegato un particolare parallelo:
Immaginate un parco giochi, un parco giochi a tema Cloverfield: ogni attrazione ha uno scopo differente, ma sono tutte tematicamente connesse in un modo o nell’altro.
Al termine di The Cloverfield Paradox è possibile vedere un gigantesco essere che emerge dalle nubi, una creatura di dimensioni gargantuesche che pare una versione “più grande e cattiva” di quella “in visita a New York” nel primo film diretto da Matt Reeves.
- CORRELATO: The Cloverfield Paradox: ecco 10 Easter Egg e citazioni presenti nel film
- CORRELATO: J.J.Abrams sul futuro del Cloververse
In un podcast ospitato da Empire, il regista Julius Onah ha confermato che si tratta effettivamente di quel mostro, solo più vecchio e… decisamente cresciuto.
Ora che abbiamo tutte delle linee narrative multiple con fatti che accadono in altre dimensioni, abbiamo svariate maniere per maneggiare i vari elementi. C’era un collegamento molto bello da fare con i detriti che cadono nell’oceano nell’attimo in cui capiscono di essere finiti in un’altra dimensione. E ci saranno altre possibilità narrative da esplorare con le altre storie.
J.J.Abrams aggiunge:
Da un lato si potrebbe dire che “Qualsiasi pellicola potrebbe appartenere al franchise di Cloverfield”, ma la nostra idea non è mai stata quella di prendere un film qualsiasi e appiccicarci sopra un’etichetta. Cloverfield è come un ombrello al di sotto del quale possono trovare spazio generi ed emozioni di ogni genere.
Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.