Le giornate degli autori si sono aperte al Festival di Venezia con la proiezione di quattro cortometraggi riuniti sotto l'etichetta Woman's Tales, girati da quattro giovani registe e accomunati da una valorizzazione dell'impegno femminile nel cinema. A promuovere l'iniziativa e produrre i corti era Miu Miu, main sponsor delle giornate degli autori; una sponsorizzazione per nulla casuale se pensiamo all'impegno da sempre profuso da Miuccia Prada nella valorizzazione di giovani talenti in vari ambiti artistici, e al suo impegno per l'affermazione della donna in ogni ambito della società.

Il giudizio sui quattro corti non è così semplice, in quanto ci troviamo evidentemente nell'ambito dei fashion film e una critica in termini puramente cinematografici, più che ingiusta, sarebbe inadeguata. A parte It's Getting Late di Massy Tadjedin, con Patricia Clarkson, Rinko Kikuchi e Gemma Arterton, presentato qui per la prima volta, l'aspetto narrativo lascia spazio infatti a forme espressive più sperimentali e alla cura stilistica, con risultati il più delle volte poco entusiasmanti.

Tutti i corti sono visibili su YouTube e sul sito di Miu Miu, accompagnati da contenuti extra. Noi vi consigliamo solo l'ottimo Muta di Lucrecia Martel, il corto forse più sperimentale fra i quattro, ma anche quello di maggiore impatto visivo e sonoro, grazie a un utilizzo molto interessante dei sound effects.

Da segnalare infine la partecipazione di un'inedita Maya Sansa al corto The Woman Dress dell'italiana Giada Colagrande, che confeziona però il corto più debole.