Queste le sue parole:
I film sono cambiati così tanto da quando ho iniziato a lavorare nell’ambiente, sia in relazione al valore culturale che al modo di vederli. Ho la mente molto aperta in generale, ma sono di vecchio stampo nel credere che nulla batta l’esperienza di una sala buia quando sei circondato da estranei. Ora che siamo tutti bombardati da prodotti televisivi , con fin troppe scelte, forse è quello che il pubblico vuole. Magari la sala diventerà qualcosa di marginale, ma credo che sia destinata a continuare a esistere.
Ha poi fatto una riflessione sulla sua esperienza con in cinecomic: dopo Spider-Man, l’attore è stato infatti reclutato dalla DC per un ruolo in Aquaman:
È divertente avere a che fare con cose simili, perché dietro c’è tanta tecnologia, inquadrature folli con gru e così simili. È divertente, ma a volte è troppo. Spendono un mucchio di soldi per le grosse scene d’azione e a volte finiscono per essere troppo rumorose. Ma non parliamo di questo, non voglio sputare nel piatto in cui mangio. Comunque è così, non sono questi i film che vado a vedere al cinema.
Su James Wan, che lo ha diretto in Aquaman, ha poi detto:
Mi piace. Credo sia un bravo regista ed è bello che non solo sappia girare tutta questa roba assurda ma anche dirigere gli attori.
Cosa ne pensate delle parole di Willem Dafoe sui blockbuster e la questione Scorsese?
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