World War Z è stato uno dei film più discussi degli ultimi mesi. Se non addirittura anni.

All'inizio per le questioni di budget che la Paramount non voleva sostenere da sola, per il valzer della produzione travagliata accompagnata, a sua volta, da riprese aggiuntive e modifiche dello script.

Tutto lasciava presagrie un flop totale, ma, alla fine, il blockbuster in salsa zombi si è rivelato uno dei maggiori successo commerciali della stagione. Cosa che non ha frenato i "gossip" collegati al finale della pellicola che, come vi abbiamo spiegato a suo tempo, è stato drasticamente cambiato. 

Empire ha intercettato il regista Marc Forster al Camerimge Festival Of Cinematography e gli ha chiesto delucidazioni proprio in merito a tale questione.

Il filmmaker ha spiegato:

Di base, c'era, in origine, un terzo atto che mi pareva non funzionare. Mentre stavamo girando ne abbiamo discusso e cominciato a riscrivere e riscrivere. La ragione (per cui Brad Pitt non va in Russia, ndr.) sta tutta nel fatto che mi pareva inapropriato far combattere nuovamente il personaggio dopo la parte in Israele, si sarebbe avvertita una certa stanchezza da battaglia continua. Dopo Israele e l'aereo che precipita, cercare di aumentare la portata non avrebbe aiutato il film. Il problema con un sacco di questi film è che cominci a girare senza che lo script sia terminato. Ho avuto lo stesso problema con Quantum of Solace. Il terzo atto non era pronto e abbiamo dovuto fare di fretta per rispettare le tempistiche di release. Sono contento del fatto che non abbiamo girato il terzo atto aggiungendo gli effetti speciali e tutto il resto. La spesa sarebbe aumentata in maniera drastica e quei soldi sono stati impiegati per una chiusura più semplice.