10 cose da sapere su Neon Genesis Evangelion (compreso l’ordine di visione)

Arriverà su Amazon Prime Video, in esclusiva mondiale (Giappone escluso, naturalmente!), Evangelion:3.0+1.01 THRICE UPON A TIME, capitolo conclusivo della tetralogia moderna di Evangelion, il remake/reboot di una delle serie anime più note e importanti di sempre (GUARDA IL TRAILER). Per prepararci all’arrivo del film inedito in occidente (e dei precedenti tre, che verranno caricati anch’essi sulla piattaforma streaming) abbiamo in serbo una serie di speciali che saranno utili sia ai già fan per ripassare e, magari, imparare qualcosa di nuovo, quanto ai neofiti, interessati all’opera, ma probabilmente spaventati dalla complessità della stessa e dalle sue molteplici versioni. Dieci punti focali e l’atavica domanda relativa al famigerato “ordine di visione” croce e delizia delle saghe più lunghe e complesse.

Cos’è Neon Genesis Evangelion?

Neon Genesis Evangelion (o Shin Seiki Evangelion, se vogliamo citare il titolo nipponico originale che suona come “Vangelo per un nuovo secolo”) è un anime giapponese di genere fantascientifico del 1995, che ha dato vita a un vero e proprio franchise molto noto all’estero e incredibilmente popolare in patria anche presso il pubblico adulto. Popolarità guadagnata (e mantenuta) non solo in virtù dell’accattivante veste grafica e musicale, ma anche della profondità della trama e dell’introspezione psicologica dei personaggi. La serie ha avuto un’importanza seminale nel campo dell’animazione nipponica, generando non solo fumetti, videogiochi e spin-off di ogni sorta, ma anche versioni rivedute e corrette e un singolare reboot, la tetralogia cinematografica Rebuild, di cui uscirà il quarto e conclusivo capitolo in esclusiva per l’Occidente su Amazon Prime Video.

Studio Gainax / Studio Khara

NGE è l’opera più celebre tra quelle realizzate dallo studio d’animazione Gainax – inizialmente noto come Daicon Film – fondato dagli eclettici artisti e appassionati di animazione Hideaki Anno, Yoshiyuki Sadamoto, Shinji Higuchi, Hiroyuki Yamaga, Takami Akai, Toshio Okada e Yasuhiro Takeda. Dopo anni di gavetta, nel 1987 rilasciano il loro primo film, Le ali di Honneamise, molto apprezzato ma non propriamente un successo commerciale. Era solo questione di tempo, ad ogni modo: il character design distintivo di Sadamoto e l’originalità nelle trame, le tematiche mature e, al contempo, un occhio tutto speciale nel garantire il giusto approccio col pubblico degli appassionati renderà cult serie e direct to video come Nadia e il mistero della pietra azzurra, Gurren Lagann, FLCL e Gunbuster. Nel 2006, soprattutto per gestire con maggior semplicità e libertà gli aspetti della lavorazione di Rebuild of Evangelion, alcuni dei fondatori di Gainax -insieme a nuove leve- fondano e trasmigrano in un nuovo studio, Khara.

Hideaki Anno

Anno è uno dei più importanti registi nipponici in attività: celebre per aver ideato e realizzato, nel bene e nel male, Evangelion, è stato designer, animatore, realizzatore di storyboard e vanta anche una più che discreta carriera da regista di live action: suoi, ad esempio, il coloratissimo live action dedicato a Cutie Honey, lo sperimentale Love & Pop e l’acclamato reboot di Godzilla del 2016, Shin Godzilla. Di strada, dai tempi in cui svolse il compito di animatore per Nausicaä della Valle del vento, ne ha fatta tanta, ma le tematiche che gli stanno a cuore sono rimaste le stesse: tra queste, l’ecologia, la psicologia e la spiritualità. Vegetariano da decenni, agnostico per convinzione, per propria inclinazione è interessato a indagare l’animo umano e i rapporti interpersonali. Soffre di depressione cronica, condizione che si è riflessa sul suo lavoro e all’interno del suo stesso lavoro, Evangelion in primis.

La storia

Quindici anni dopo un cataclismico evento le cui conseguenze hanno dimezzato la popolazione terrestre, il quattordicenne Shinji Ikari si trasferisce nella città-fortezza di Neo Tokyo-3, dove è atteso dal padre, il severo e scostante Gendo, che è a capo di un’organizzazione paramilitare al lavoro su un progetto di difesa top secret. Di cosa si tratti, il ragazzino lo scoprirà a sue spese non appena in città: una creatura aliena da incubo, denominata Angelo, comincia ad attaccare la zona e solo lui avrà la possibilità di fronteggiarlo e sconfiggerlo (nonostante l’assoluta mancanza di qualsivoglia addestramento) a bordo di un robot gigante di forma umanoide e di mirabile potenza. Sarà solo il primo di una interminabile serie di scontri, massacranti tanto per il fisico quanto, ancor di più, per la psiche dei giovani piloti di queste macchine da guerra, gli Evangelion.

I personaggi

Solitamente si viene attirati da Neon Genesis Evangelion per l’appeal che suscita nello spettatore per la propria grafica accattivante e gli aspetti tecnico-artistici; per non contare che, be’, è una interessante serie mecha ricca al contempo di personaggi carismatici e di figure problematiche con cui empatizzare… senza contare le cosiddette “waifu”! Le protagoniste e co-protagoniste sono tra i personaggi femminili più (letteralmente) amati dai fan giapponesi. Proprio i personaggi sono la leva che ancora gli spettatori alla serie, e continuerebbe a farlo anche con un design meno ricercato e una storia meno significativa: tutti i personaggi di Eva sono multisfaccettati, dotati di punti di forza e debolezze e permettono allo spettatore di “guardarsi allo specchio” per scoprire lati del proprio carattere (e di quello altrui) complessi e, a volte, difficili da accettare o migliorare. La componente umana di Eva lo rende uno degli anime più profondi e adulti, nella fascia teoricamente destinata agli adolescenti. Senza contare, inoltre, l’ulteriore livello di profondità toccato dalla simbologia che riveste ogni personaggio.

 

Neon Genesis Evangelion

 

Religione e psicanalisi

A differenza di tante altre produzioni nipponiche che utilizzano nomi e riferimenti biblici per puro esotismo, Neon Genesis Evangelion non butta nel calderone elementi religiosi ed esoterici col tipico gusto del sincretismo che caratterizza una certa visione nipponica popolare della religione. Anno sfrutta fascinazioni, termini, simbolismi e significati con cognizione di causa, anche se senza intenti dottrinali di alcun tipo, ma solo per aggiungere più livelli di significato all’intricata lore cosmogonica dell’universo di Eva e ai singoli personaggi stessi. Non preoccupatevi se non coglierete tutti i riferimenti e i significati: se sono complessi per noi, cresciuti in un ambiente intriso di essi, figuratevi quanto possono esserlo per il giapponese medio! Anno lo sa e, intelligentemente, ci gioca. L’elemento a cui invece tiene che il pubblico recepisca è quello psicologico, tant’è vero che la trama vera e propria finisce sacrificata, nella serie originale, sull’altare del significato intrinseco dell’opera, come vedremo nello speciale che tratterà la serie nel dettaglio. Vi basti sapere che le ultime due puntate della serie regolate non forniscono che bagliori dell’effettivo finale, soverchiato da una vera e propria seduta psicanalitica dei protagonisti.

Musica

Non è raro trovare delle ottime colonne sonore negli anime, ma Neon Genesis Evangelion è una vera gemma da questo punto di vista: la OST della saga, curata dal compositore Shiro Sagisu, è talmente nota e d’atmosfera che spesso viene utilizzata come sottofondo di servizi giornalistici e documentari. Dotata di un’ampia gamma di situazioni e spettri emozionali, passa con disinvoltura tra diversi stili e, in più occasioni, sfrutta al meglio la musica classica di artisti come Beethoven, Bach, Verdi, Handel. Per poi rifugiarsi nel pop d’annata (il jazz di Fly me to the moon) e in quello più moderno (Utada Hikaru).

Doppiaggio

Parlando del doppiaggio di Neon Genesis Evangelion entriamo in un vespaio che, da solo, meriterebbe un approfondimento di diverse pagine. Eva è un’opera complessa, e tradurre un termine con un altro può snaturarne il significato, date le numerose implicazioni morali e filosofiche che Anno ha inserito nei dialoghi della serie e i complessi rapporti interpersonali che la attraversano. La stessa terminologia, con tutti i suoi riferimenti mistici, ha una sua enorme importanza, quindi capirete che non si tratta di tradurre Dragon Ball, con tutto il rispetto per lo shonen “medio”.

Ebbene, nel corso degli anni Eva ha subito diversi adattamenti e doppiaggi, spesso molto discussi se non criticati. Il primo doppiaggio, effettuato per l’edizione Home Video Dynamic Italia, ha visto l’adattamento di Fabrizio Mazzotta per la prima decina di episodi, seguito da quello di un giovane Gualtiero Cannarsi. Si tratta di un adattamento figlio dell’epoca, con alcune concessioni e sbavature ma professionalmente ben realizzato, che è divenuto poi il doppiaggio “storico” a cui tutti i fan italiani sono affezionati. Nel 2019, con l’arrivo worldwide della serie classica su Netflix, si è reso necessario un nuovo doppiaggio, adattato ancora una volta da Cannarsi, la cui visione dell’opera e la propria tecnica di traduzione e adattamento hanno prodotto un risultato quantomeno opinabile e sgradito a molti, rendendo i dialoghi letteralmente incomprensibili in molti passaggi per una insistita ricercatezza di linguaggio: dopo una vera e propria sollevazione popolare, Netflix Italia si è vista costretta a eliminare questa traccia sonora e a commissionare un nuovo doppiaggio, che è quello che trovate attualmente sulla piattaforma.

Diramazioni di un franchise

Ne parleremo più estesamente in uno speciale a parte, ma sappiate che di Neon Genesis Evangelion esiste di tutto; dal manga ufficiale (realizzato dal character designer effettivo, Sadamoto, e che si discosta in più punti dalla trama originale) a serie spin-off con elseworlds assolutamente alternativi, per arrivare a montagne di merchandising e agli immancabili videogiochi.

L’ordine di visione

Bene, vi abbiamo incuriosito.

Ora, da dove cominciare a guardare Evangelion? Bella domanda, ma in realtà abbastanza semplice, se vogliamo. Tralasciando le evoluzioni grafiche e i piccoli cambiamenti avuti in alcuni casi (in maniera, se vogliamo, simile a quanto accaduto con i film di Star Wars nel corso degli anni) rivolgiamo la nostra attenzione all’ordine effettivo di visione più che alle singole versioni disponibili. Chiaramente, se pensate di vedere il quarto film della serie Rebuild in arrivo su Amazon Prime Video, dovete assolutamente vedere i precedenti tre, in Home Video o sulla piattaforma stessa, non appena verranno caricati; si tratta di una ripartenza della saga, per cui non avrete bisogno di aver visto la serie originale… anche se, in realtà, sarebbe una buona idea, per capire meglio dove stia andando a parare Anno. Il discorso è complesso, ma fidatevi: partire dalla serie originale è cosa buona e giusta. Esistono Evangelion Death(true)² e The End of Evangelion, che sono uno un film di montaggio dei primi 24 episodi classici e l’altro il “vero” finale con le versioni effettive di quello che dovevano essere gli ultimi due episodi, ma anche in questo caso vi consigliamo prima di fare una full immersion e di vedervi tutti e 26 episodi originali: Death(true)² è molto bello ma è più un recap per chi già “sa”, mentre rischia di confondere i nuovi arrivati. Rilassatevi in poltrona e date inizio al binge watching: saranno poco più di otto ore di puro spettacolo. E sofferenza emotiva.

Dove guardarlo, leggerlo, comprarlo

Potete visionare l’intera serie animata su Netflix, sia con il doppiaggio originale che in una pletora di adattamenti internazionali, tra cui il più recente ridoppiaggio italiano, molto ben fatto. Su Netflix sono presenti anche i film Evangelion Death(true)² e The End of Evangelion. Questo per quanto riguarda la serie classica e il Revival, ovvero i due film conclusivi; la tetralogia di Rebuild, invece, arriverà in esclusiva su Amazon Prime Video. Se d’altro canto volete acquistarlo, Dynit ha attualmente disponibili a catalogo solo i film di Rebuild, in DVD e Blu-Ray: la serie classica è disponibile solo in DVD ma è di difficile reperibilità, con i due film pubblicati da Panini diversi anni or sono e il Feature film (il film che “ingloba” quello di montaggio e il The End of) altrettanto complesso da recuperare. A livello monetario e collezionistico, se desiderate avere la serie classica in formato fisico, vi conviene attendere il prossimo 24 novembre (preordinandolo già da ora su Amazon) il cofanetto da collezione della Ultimate Edition, che porterà in alta definizione la serie originale per la prima volta nel nostro Paese, in una confezione di lusso e ricca di extra (e con il doppiaggio storico). Per i manga, invece, dovete rivolgervi a Panini Comics, che ne ha realizzato diverse ristampe.

 

Evangelion 3.0+1.01 THRICE UPON A TIME - COVER 01

 

A PROPOSITO DI EVANGELION:3.0+1.01 THRICE UPON A TIME

Quarto e ultimo capitolo di Rebuild of Evangelion. Misato e il suo gruppo anti-Nerv Wille arrivano a Parigi, una città ormai rossa per effetto del Core. L’equipaggio dell’ammiraglia Wunder atterra su una torre di contenimento. Hanno solo 720 secondi per ripristinare la città. Quando appare un’orda di Nerv Eva, l’Unità Eva 8 potenziata di Mari deve intercettarla. Nel frattempo, Shinji, Asuka e Rei (nome provvisorio) vagano per il Giappone. Studio: khara, Inc. Chief director: Hideaki Anno, Registi: Kazuya Tsurumaki, Katsuichi Nakayama e Mahiro Maeda, Sceneggiatore: Hideaki Anno.

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