Alfred Molina, che ha una certa esperienza in materia di cinecomic considerato che l’abbiamo visto nei panni di Doc Ock sia in Spider-Man 2 di Sam Raimi che in Spider-Man: No Way Home dei Marvel Studios, ha detto la sua circa le ben note critiche di Martin Scorsese verso questa tipologia di film.

Martin Scorsese, lo ricordiamo, nel 2019 aveva avuto modo di spiegare che secondo lui i cinecomic

Al netto del quanto bene siano fatti e di quanto impegno possano mettere gli attori in circostanze come quelle, posso pensare a loro come a dei Parchi Divertimento. Non si tratta di cinema in cui esseri umani cercano di veicolare emozioni o esperienze psicologiche ad altre persone.

Alfred Molina, parlando con il The Independent, ha detto di trovarsi in disaccordo con il giudizio dato dal leggendario ammettendo però che un problema, a Hollywood, c’è:

Il cinema è una chiesa molto grande e c’è spazio per ogni genere di denominazione. A conti fatti, il problema non risiede nel come questi film vengono fatti. Il problema è la distribuzione iniqua dei fondi disponibili per realizzare i film. Devono davvero costare 300, 150 milioni per riuscire ad avere un pubblico? Prescindendo da qualunque cosa possano dire i contabili o qualunque sia l’economia dietro cose come questa, c’è molta disuguaglianza. Mi piacerebbe vedere un po’ di questi soldi della Serie A che vengono destinati anche alle leghe minori. Nonostante ci piaccia molto ammantare questo business, questo settore di un manto di splendore egualitario, in realtà non ce n’è molto.

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FONTE: The Independent

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