Sono passati 13 anni da quando il ciclone Avatar ha travolto il box-office americano, e in molti si chiedono se con il lancio di Avatar: la via dell’acqua il fenomeno si potrà ripetere.

Partiamo dal presupposto che è molto, molto difficile che il primo sequel del film di James Cameron possa avere un successo simile all’originale. E comunque sia, un confronto diretto tra le due pellicole è molto complicato per vari motivi, a partire dal fatto che sono passati 13 anni e che il contesto cinematografico è cambiato completamente. Certo, un anno fa il successo di Spider-Man: No Way Home ha dimostrato che il pubblico si riversa nelle sale per vedere un grande blockbuster molto atteso. E la Disney, che nel frattempo è diventata proprietaria del franchise di Avatar dopo l’acquisizione della Fox, ha saggiamente lavorato nel creare un grande hype attorno al lancio de La via dell’acqua a partire dal rilancio del primo film in 4K al cinema qualche mese fa (dove ha incassato oltre 75 milioni di dollari) e ora nuovamente in streaming su Disney+.

Quando ormai mancano 3 settimane al lancio globale del film e le prevendite sono aperte in tutto il mondo (con molti spettacoli già sold out), è venuto il momento di fare delle prime proiezioni sul weekend d’esordio.

Proiezioni che non è comunque facile fare: come dicevamo, il confronto con il primo Avatar è molto difficile, perché debuttò con “soli” 77 milioni di dollari (anche a causa di una tempesta invernale che paralizzò alcuni stati americani) per poi mostrare una tenuta incredibile nei weekend successivi, grazie al passaparola. Avatar: la via dell’acqua, peraltro, ha un fattore fondamentale che condizionerà il numero di spettacoli in cui potrà essere proiettato in ogni sala, ovvero la durata di 3 ore e 12 minuti.

Le prime proiezioni sul weekend d’esordio di Avatar 2

Detto questo, il tracking attuale parla di una forbice tra i 135 e i 175 milioni di dollari nei primi tre giorni negli USA (con un incasso a fine corsa tra i 450 e i 700 milioni). Si tratterebbe di un ottimo esordio, in linea con quelli di recenti blockbuster dei Marvel Studios come Doctor Strange nel multiverso della follia, il che potrebbe rappresentare paradossalmente una delusione, vista l’aura da “film dei record” che circonda il film di James Cameron (si parla di un budget di quasi 400 milioni di dollari, escluso il marketing). La Disney senza dubbio si terrà bassa con le proprie proiezioni, probabilmente puntando a un weekend da 150 milioni di dollari, mentre gli altri studios già ipotizzano un weekend da 200 milioni di dollari. È una forbice importante, perché quando poi arriveranno i primi incassi determineranno la fatidica frase “un dato al di sotto / al di sopra delle aspettative”. La realtà, ovviamente, è che qualunque incasso totalizzi Avatar: la via dell’acqua nel suo primo weekend, dovrà mostrare un’ottima tenuta e avere un lancio globale soddisfacente perché si arrivi a parlare di successo (non a caso James Cameron stesso ha sparigliato le carte in tavola dicendo che il film dovrà incassare 2 miliardi di dollari per generare profitto). Senza dubbio, l’aver ottenuto una data d’uscita in Cina avrà tranquillizzato alcuni executive della Disney (lì infatti il primo film totalizzò 260 milioni di dollari).

La scarsa concorrenza e il prezzo dei biglietti

Tra i punti a favore di un esordio sopra le aspettative, e soprattutto un’ottima tenuta per tutte le feste, c’è il fatto che Hollywood ha fatto virtualmente piazza pulita di grandi tentpole natalizi: Avatar: la via dell’acqua avrà insomma pochissima concorrenza sul grande schermo (per contro, Avatar uscì insieme a Sherlock Holmes, Alvin superstar 2 ed È complicato). Inoltre, non va sottovalutato il fattore sovrapprezzo: tantissimi saranno i cinema che proporranno il blockbuster in 3D, e il formato IMAX potrebbe registrare numeri davvero importanti. All’epoca di Avatar, i prezzi medi dei biglietti crebbero a 10/11 dollari proprio per il 3D. Oggi, tra 3D, Imax, PLF e inflazione, il prezzo medio dei biglietti sarà di 14/15 dollari.

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