Data l’imminente uscita di Guardiani della Galassia 3, James Gunn ha avuto modo di commentare le azioni che alcuni dei “suoi” personaggi hanno compiuto nelle altre pellicole del Marvel Cinematic Universe in cui sono apparsi, o meglio nello specifico ha parlato proprio di Avengers: Infinity War e di Star-Lord (Chris Pratt).

Ricorderete che dopo l’uscita di Avengers: Infinity War si accesero degli animati dibattiti online sullo scatto d’ira di Peter Quill avuto nel momento del lungometraggio in cui scopre che Thanos, per ottenere la Gemma dell’Anima, ha ucciso sua figlia Gamora, fidanzata (o “trombamica”?) proprio di Quill. L’ira in sé sarebbe del tutto giustificabile se non fosse che si palesa in un momento cruciale: quello in cui Tony Stark and co. stanno per sfilare il Guanto dell’Infinito a un Titano Pazzo reso più “gestibile” dagli sforzi di Mantis.

Nella cover story dell’Hollywood Reporter dedicata a Guardiani della Galassia 3, James Gunn spiega che, se fosse dipeso da lui, avrebbe affrontato in modo differente quel passaggio di Avengers: Infinity War e quello antecedente della morte di Gamora. In un passaggio del pezzo possiamo leggere:

Quando i personaggi (i Guardiani della Galassia, ndr.) sono apparsi nell’epica storia in due parti diretta dai fratelli Russo, James Gunn si è sentito disconnesso con alcune scelte narrative: “Hanno fatto alcune cose che non avrei mai voluto”, dice Gunn a proposito di questi film (Sì, dice Gunn, Star-Lord avrebbe ucciso Gamora se lei glielo avesse chiesto e no, non gli avrebbe fatto prendere a pugni Thanos segnando il destino dell’Universo).

Trovate tutte le informazioni su Avengers: Infinity War nella nostra scheda!

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FONTE: The Hollywood Reporter

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