Tom Holland è attualmente impegnato nella promozione stampa di Cherry, il primo film dei fratelli Russo dopo Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame e, in un’intervista con Deadline (via Screenrant), l’attore inglese è tornato a parlare proprio di un momento di sicuro impatto visto nell’Universo Cinematografico della Marvel.

Parliamo della morte temporanea, della scomparsa di Peter Parker in Avengers: Infinity War dopo lo schiocco di Thanos. Tutto parte dalla domanda che viene fatta a Tom Holland relativa a quale delle battute prese dai film in cui ha recitato, gli viene citata più di frequente. Quesito che ha portato la star a riflettere anche sull’esperienza professionale avuta con la lavorazione del segmento in questione:

“Non voglio morire”, da Avengers: Infinity War, è di sicuro quella che mi viene citata più spesso. È straordinario quando le persone pensano che si tratti di una qualche straordinaria improvvisazione perché ho semplicemente detto la stessa battuta cinque volte di fila. Per il pubblico si è trattato di qualcosa di estremamente eloquente. Ricordo davvero con affetto quella scena. Sai, ci siamo davvero divertiti tanto su quei set, ma quando ci siamo dovuti calare nell’emozione di quel frangente, abbiamo davvero scavato a fondo. La gente crede che girare quella scena sia stata un’esperienza terribile, ma quando ci ripenso, non provo altro che felicità. È stata straordinaria, l’ho amata. Ho dovuto abbracciare Robert Downey Jr un qualcosa come 60 volte e piangere sulla sua spalla. Cosa non dovrei amare di tutto ciò?

Cosa ne pensate di questo aneddoto sulla lavorazione di Avengers: Infinity War raccontato dall’interprete di Spider-Man? Potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

Approfondimenti sui Marvel Studios

Classifiche consigliate