Come già raccontato in altre occasioni, il prezzo da pagare fu non indifferente. La scena dell’accavallamento delle gambe, uno dei momenti più iconici della storia del cinema, fu infatti realizzata senza il suo consenso. Si rese conto infatti che le sue parti intime erano visibili durante i brevi secondi della scena solo durante una proiezione privata poco prima dell’uscita del film.
Il regista Paul Verhoeven e la troupe l’avevano infatti rassicurata, dicendole che non si sarebbe visto nulla grazie al gioco di luci e ombre. Però, le avevano detto, doveva togliersi gli slip dal momento che, altrimenti, la cinepresa avrebbe riflettuto il colore, rivelando che invece il personaggio indossava biancheria intima.
In una recente intervista è così tornata sull’argomento:
Hanno deciso di diffondere l’edizione estesa XXX per il 30° anniversario. Ci sono delle regole [della Screen Actors Guild] che sono state imposte prima che io, da giovane, facessi questo film, perciò non mi riguardano. I rimpianti sono come scoregge: non puoi trattenerle. Una volta emesse, puzzano e sono già andate.
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