Vulture ha pubblicato un approfondimento dedicato a dei sequel cinematografici particolarmente ostici da scrivere e, fra le varie pellicole citate, è presente anche Batman – il ritorno, l’acclamato lungometraggio di Tim Burton arrivato nei cinema nel 1992.

Lo sceneggiatore del cinecomic DC prodotto dalla Warner, Daniel Waters, ha raccontato un paio di aneddoti, il primo dei quali collegato alla particolare lamentela fatta da Danny DeVito dopo la lettura della prima stesura dello script.

Non abbiamo avuto alcuna forma di lealtà nei confronti delle storie precedenti di Catwoman e del Pinguino. Abbiamo fatto una cosa esclusivamente nostra. Dopo aver letto la prima stesura dello script, Danny DeVito aveva un’unica lamentela sul Pinguino ovvero che sembrava un po’ troppo un personaggio di Danny DeVito.

Waters spiega anche che in virtù del senso d’insoddisfazione provato da Tim Burton per il suo primo film di Batman, non ricevette alcuna particolare nota da parte del filmmaker circa la direzione da dare allo script, una cosa, questa, che gli venne particolarmente facile perché neanche lui era un grandissimo amante del primo lungometraggio con Michael Keaton dedicato al crociato di Gotham.

Tim Burton non mi diede alcuna direttiva. Mi disse solo che desiderava che Batman – il ritorno non avesse nulla a che fare col primo film. A essere onesti, io stesso non sono un grande fan del primo Batman di Tim Burton. C’era quel personaggio, il reporter interpretato da Robert Wuhl, che proprio non sopportavo. Volevo che ci fosse una scena in cui veniva crocifisso sul Batsegnale ma Tim Burton mi disse “No, non tirare proprio in mezzo il primo film. Fai qualcosa di completamente differente”.

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