La gente mi chiede sempre a che stadio del lutto mi trovo. E la mia risposta non è mai semplice. Sono in uno stadio diverso in ogni momento della giornata. Il mio lutto è un pasto con varie portate, ricche di ingredienti complicati. Un Amuse-bouche di contrattazioni, seguito da un antipasto di rabbia con un contorno di depressione, accetazione come primo piatto e ovviamente un po’ di negazione per dessert. Ed è così che dovrebbe essere il lutto – tutto insieme – e in realtà non c’è un “dovrebbe” nel russo – il lutto è qualsiasi sia, ed è così che “dovrebbe essere”. Ps per chiunque di voi si chieda perché sto condividendo questo il 26 dicembre, in realtà in Australia (aka Tomorrowland) è il 27, che cosa migliore da postare nell’anniversario australiano della morte di mia mamma (quattro parole che non pensavo avrei mai affiancato?!) che questa foto di io e lei con un koala?! Mando il mio affetto a tutti quanti ne abbiano bisogno.
CARRIE FISHER, I NOSTRI APPROFONDIMENTI
- Carrie Fisher: una carriera intera di piccoli ruoli potenti, al servizio di un personaggio immortale
- Carrie Fisher: la carriera oltre la Principessa Leia
- Carrie Fisher: il ricordo di Harrison Ford e Steven Spielberg
- Carrie Fisher: il ricordo di George Lucas
- Carrie Fisher: il ricordo di Mark Hamill
- Carrie Fisher, il ricordo di Kevin Smith: “Buona notte, dolce principessa…”
- [VIDEO] Carrie Fisher: affogata nel chiaro di luna, strangolata dal suo stesso reggiseno
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.