Nel corso di una chiacchierata con Inverse, l’artista di effetti visivi Todd Sheridan Perry, che all’epoca lavorata per i Methos Studios, ha spiegato cos’è che è andato storto nella realizzazione del terzo atto:
C’erano molte cose a cui badare: lo scontro tra Black Panther e Killmonger, l’inseguimento aereo, la battaglia sul campo.
La Marvel ne parlò con Method e disse: “Crediamo che abbiate troppo lavoro da fare“. Perry e la sua squadra concordarono, passando così il lavoro legato alla battaglia nelle miniere a un altro studio, la Double Negative.
L’unico problema? Le compagnie usavano software diversi e strumentazione incompatibile, perciò è servito il proverbiale “olio di gomito”:
DNEG non ha avuto il tempo necessario per rifinire le inquadrature assegnate allo stesso modo delle altre compagnie che lavoravano al film da 7-8 mesi, perciò è risultata in svantaggio. Non sto dicendo che DNEG lavori male… hanno un armadio pieno di Oscar. Sono riusciti ad accettare il lavoro e a finirlo perché noi non saremmo stati in grado.
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.