Nuova causa legale a Hollywood: Anthony McCarten, sceneggiatore di Bohemian Rhapsody, ha infatti citato Graham King e la sua casa di produzione GK Films per compensi non corrisposti legati al successo del blockbuster su Freddie Mercury.

La causa riguarda un grande classico degli studios di Hollywood: l’impossibilità di stabilire con chiarezza a quanto ammonta il successo di un film. Bohemian Rhapsody è costato 55 milioni di dollari e ha incassato 911 milioni di dollari in tutto il mondo, eppure secondo i libri contabili della Twentieth Century Fox Film Corporation è andato in rosso di ben 51 milioni di dollari. McCarten è uno sceneggiatore di chiara fama, autore di biopic come La teoria teoria del tutto, L’ora più buia, I due papi. Per Bohemian Rhapsody aveva siglato un contratto con la GK Films che prevedeva che avrebbe ricevuto il 5% dei ricavi netti del film. Era il 2015: l’anno dopo, il progetto è stato venduto (contratti inclusi) alla 20th Century Fox, che ora è di proprietà della Disney, e in questi passaggii di consegne sarebbero cambiate le definizioni di “ricavi netti”, tanto che lo sceneggiatore alla fine non ha visto un centesimo.

Interpellati da Deadline, gli avvocati della GK Films ritengono che la Disney debba essere coinvolta in questa azione legale.

Non è la prima volta che uno studio dichiara che un suo grande successo in realtà è andato in perdita: ci sono esempi lampanti come Il principe cerca moglie (Eddie Murphy fece causa alla Paramount dopo che la major dichiarò il rosso nonostante 350 milioni di dollari di incassi) e Harry Potter e l’Ordine della Fenice (167 milioni di dollari di rosso nonostante 938 milioni di dollari incassati).

 

 

 

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