Borat 2 non è stato un film semplice da girare, parola di Sacha Baron Cohen (e noi non mettiamo minimamente in dubbio la cosa).

Nelle ore scorse l’attore ha condiviso su Twitter il backstage della rocambolesca fuga in ambulanza dal comizio di estrema destra.

Di questo exploit vi avevamo già parlato a giugno quando alcuni video dello stunt erano comparsi online, ma nessuno sapeva ancora che Sacha Baron Cohen era effettivamente impegnato nelle riprese di Borat – Seguito di film cinema.

L’attore si era presentato sul palco di un comizio politico di estrema destra a Olympia, nello stato di Washington accuratamente travestito da cantante bluegrass, per poi iniziare a cantare una canzone in cui si parlava a proposito di contagiare col virus di Wuhan il traditore Obama e di “fare a pezzi i giornalisti così come fanno gli arabi”.

La situazione è degenerata tanto che Sacha Baron Cohen è stato scoperto e costretto a scappare in ambulanza con la sua security solo per… ripresentarsi poco dopo travestito da reporter e senza essere riconosciuto dai manifestanti!

 

Borat 2 Sacha Baron Cohen

 

Nelle ore scorse è stato proprio Sacha Baron Cohen a condividere su Twitter il filmato della fuga.

Lo potete vedere qua sotto:

 

 

Da Stephen Colbert ha anche fornito qualche dettaglio aggiuntivo a proposito di questa situzione:

Stava andando tutto alla grande. cantavo questa canzone intitolata “L’influenza di Wuhan” e tutti cantavano insieme a me. Il problema era costituito dal fatto che alcuni membri delle varie milizie presenti erano, chiaramente, antagonisti del movimento Black Lives Matter. Come vendetta, alcuni membri del Black Lives Matter si sono presentati al comizio per fronteggiarli. Noi non ne sapevamo nulla. C’erano alcuni di loro in incognito. Come me in pratica. Erano lì a tenere d’occhio la situazione perché alcuni esponenti del Black Lives Matter stavano marciando per strada per venire a manifestare contro le milizie. Solo che mi hanno visto sul palco, hanno visto tutta la gente che cantava con me e cominciano a fare uno + uno. Uno di loro comincia a ridere “Oh mio Dio, ma è Sacha Baron Cohen!” e lo dice al vicino. La voce comincia a spargersi fino ad arrivare agli organizzatori e un sacco di gente del pubblico comincia a inca**arsi davvero. Hanno provato ad assaltare il palco, ma, fortunatamente, avevo ingaggiato il servizio di sicurezza e c’hanno impiegato un po’.

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