“Non abbiamo mai visto niente di simile”: queste le parole di Dan Fellman, capo della distribuzione domestica della Warner Bros, a TheWrap ieri pomeriggio. Si parla, ovviamente, di quello che è successo nel weekend appena conclusosi nei cinema nordamericani: American Sniper di Clint Eastwood ha battuto ogni previsione, ogni stima, anche la più rosea, e ha incassato la bellezza di 90.2 milioni di dollari in tre giorni, con il quarto giorno del weekend lungo, quello del Martin Luther King, Jr. Day, ancora da sfruttare a pieno (e quindi con la certezza matematica che verrà sfondata quota 100 milioni in cinque giorni).

“Non abbiamo mai visto niente di simile”, queste le parole di Dan Fellman della Warner

Record su record sono stati infranti sin da venerdì, quando il film ha registrato il maggiore incasso d’esordio di sempre per il mese di gennaio. Ma la cifra raccolta in tre giorni colpisce soprattutto perché si tratta di un film drammatico vietato ai minori: 90 milioni di dollari che battono (e di moltissimo) il miglior weekend d’esordio di sempre a gennaio (stabilito l’anno scorso da Ride Along, 41.5 milioni di dollari) e lanciano il film nel libro dei record assoluti, secondo solo ai 91.8 milioni di dollari di The Matrix Reloaded (2003) come maggiore incasso d’esordio di sempre per un film con Rating R (sconsigliato ai minori non accompagnati). 11.5 milioni di dollari sono stati raccolti nelle sale IMAX, un altro record per un film R. In linea generale siamo al livello di blockbuster recenti come Guardiani della Galassia, Captain America: the Winter Soldier e The Amazing Spider-Man 2, film distribuiti però tutti in 3D.

Che American Sniper potesse andare così bene si era già visto dopo la straordinaria performance in distribuzione limitata (uscito a Natale in 4 sale, il film ha ottenuto weekend dopo weekend medie per sala da capogiro), e quando la Warner Bros. ha annunciato che avrebbe aggiunto anche il circuito IMAX al lancio in distribuzione ampia prevista per venerdì è diventato chiaro che la major si era resa conto di avere per le mani un vero blockbuster. Nel corso dei giorni il tracking è stato sempre più entusiasmante, e dopo le sei nomination agli Oscar è diventato evidente che il film avrebbe raccolto almeno 70 milioni nel weekend. Nessuno poteva prevedere che il risultato definitivo sarebbe stato superiore di ben 20 milioni di dollari. Secondo il CinemaScore la pellicola ha un indice di gradimento A+, il che significa che il passaparola sarà molto positivo ed è evidente che terrà straordinariamente bene nelle prossime settimane. Complice del successo anche la presenza di Bradley Cooper, molto amato dal pubblico e non solo (non a caso ha appena ottenuto la sua terza nomination consecutiva). Infine, non va sottovalutato il potere di Clint Eastwood, molto popolare in nordamerica. Insomma, non è da escludere che il film possa chiudere la sua corsa intorno ai 250 milioni di dollari, un risultato incredibile per un film drammatico. Anche in Italia, lo sappiamo, il pubblico si sta riversando in massa nei cinema.

wedding ringerSecondo Fellman, il film ha avuto il grande vantaggio di essere apprezzato sia nelle grandi città che negli Stati più centrali degli USA, segno che evidentemente un certo spirito patriottico ha spinto un pubblico molto trasversale in sala. In questo senso il successo americano può essere letto in modo diverso rispetto al successo italiano, in qualche modo più difficile da spiegare.

Molto lontano, al secondo posto in classifica, troviamo The Wedding Ringer: la commedia incassa 21 milioni di dollari, un altro buon risultato per Kevin Hart anche se dimezzato rispetto a Ride Along, grande successo di un anno fa. Grazie al passaparola non dovrebbe faticare a chiudere verso i 60 milioni di dollari.

Terza posizione per un’altra nuova uscita, Paddington, che incassa 19.3 milioni di dollari, un ottimo risultato post-natalizio. Anche grazie al passaparola (il CinemaScore è A-) dovrebbe tenere molto bene nelle prossime settimane.

Scivolone per Taken 3: come prevedibile la commedia con Liam Neeson perde il 64% e incassa 14 milioni di dollari, anche a causa della competizione. Finora la pellicola ha raccolto quasi 63 milioni di dollari.

Chiude la top-five Selma, con 8.3 milioni di dollari e un calo molto moderato del 27%: il film lunedì dovrebbe andare piuttosto bene, visto le tematiche trattate e la nomination agli Oscar. Finora ha raccolto 26 milioni di dollari complessivi.

Ottima tenuta anche per The Imitation Game, forte delle sue nomination agli Oscar: il film incassa 7.2 milioni di dollari e supera i 50 milioni complessivi.

Insomma, tutti ottimi risultati al box-office americano? Anche grazie a Clint Eastwood sono stati raccolti complessivamente ben 199 milioni di dollari in tre giorni nei cinema americani, contro i 176 di un anno fa.

Ma c’è anche chi ha floppato clamorosamente: Blackhat di Michael Mann ha raccolto infatti solo 4 milioni in tre giorni. Si tratta del peggior esordio dal 1986 per Mann, ma soprattutto di uno dei peggiori esordi di sempre per un film distribuito in ben 2.500 cinema. L’impressione è che la settimana prossima molte sale toglieranno la pellicola e ci metteranno American Sniper, il cui successo sicuramente ha penalizzato il film di Mann. Ma la responsabilità di questo insuccesso sta soprattutto nello scarso interesse suscitato dal film e da una campagna marketing davvero sotto tono, nonostante il protagonista fosse Chris Hemsworth.

Tra le altre uscite da Oscar, Foxcatcher ha raccolto 1.1 milioni di dollari in 759 cinema (per un totale di 10 milioni), mentre Still Alice ha incassato 212mila dollari in 12 cinema, con una media piuttosto alta.