Variety propone alcuni nuovi dettagli sulla questione che sta tenendo banco a Hollywood nelle ultime ore, ovvero il divorzio fra la 20Th Century Fox e Bryan Singer e il licenziamento di quest’ultimo dalla regia di Bohemian Rhapsody, il biopic di Freddie Mercury con protagonista Rami Malek.

Nell’articolo vengono riportate le parole del filmmaker, affidate al suo avvocato Andrew B. Brettler. Le accuse, comprese quelle relative alle liti con lancio di oggetti verso il protagonista del biopic, vengono ovviamente rispedite al mittente.

Bohemian Rhapsody è un progetto dettato da vera passione per me. Con meno di tre settimane di riprese di fronte, avevo chiesto alla Fox un po’ di tempo per poter tornare negli Stati Uniti e far fronte a dei pressanti problemi di salute riguardanti un mio familiare. Si è trattato di un’esperienza estremamente gravosoa che ha avuto delle ripercussioni sulla mia stessa salute. Sfortunatamente lo studio non è stato disposto ad assecondare la mia richiesta e ha deciso di troncare i rapporti. Non si è trattato di una decisione mia visto che era una questione che andava oltre il mio controllo.

Sui “dissapori” con Rami Malek:

Se, da una parte, è vero che abbiamo avuto delle divergenze creative sul set, Rami e io abbiamo superato con successo la cosa mettendoci tutto alle spalle, proseguendo nella lavorazione del film fino al ponte del Ringraziamento. Non volevo altro che avere la possibilità di poter terminare questo progetto e di aiutare a rendere onore all’eredità dei Queen, ma la Fox non mi ha permesso di mettere temporaneamente davanti a ogni cosa la mia salute e quella dei miei cari.

Solo qualche ora fa è arrivata la breaking news relativa al licenziamento di Bryan Singer dalla regia di Bohemian Rhapsody, il biopic di Freddie Mercury con protagonista Rami Malek.

La causa dell’estromissione dal progetto sarebbe da imputare agli attriti nati fra il regista sul set fra il filmmaker e il protagonista del film, Rami Malek, sorti in conseguenza alle improvvise assenze del primo dal set. “Sparizioni” così frequenti da aver costretto il direttore della fotografia Thomas Newton Sigel ad assumere le vesti di regista in assenza di Singer in alcune occasioni (in questo articolo trovate tutti i dettagli emersi).

A quanto pare – ed era scontato che fosse così – la situazione è anche più grave per il regista e la sua compagnia di produzione, la Bad Hat Harry, i cui uffici ospitati nel lotto della 20Th Century Fox sono stati chiusi. Singer aveva un accordo di prelazione con lo studio terminato a fine ottobre e prorogato per la durata della lavorazione di Bohemian Rhapsody. Tutto sarebbe però cambiato lunedì, quando la major ha deciso di tagliare i ponti col filmmaker.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della questione…

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