The Bourne Identity è la pellicola del 2002 diretta da Doug Liman che ha inaugurato la fortunata saga cinematografica con Matt Damon. L’epopea spionistica viene vista da sempre, e da più parti, come la vera ispiratrice del cambio di rotta dato a quella di James Bond con Casino Royale, il primo lungometraggio del franchise che, nel 2006, ha visto Daniel Craig nei panni dell’iconica spia creata dalla penna di Ian Fleming, ruolo che aveva ereditato da Pierce Brosnan.

Se dovessimo paragonare i toni di Casino Royale con l’altro Bond movie diretto, 11 anni prima, sempre da Martin Campbell, GoldenEye, anche al netto dei differenti approcci al “modo di fare cinema” esistenti fra la metà degli anni novanta e la metà dei primi anni dieci del duemila, è impossibile non notare come tanto i film quanto la figura stessa di James Bond, siano effettivamente cambiati.

Cambiamenti che si resero anche necessari per via della popolarità che, una ventina di anni fa, ottenne la serie di Austin Powers, nata proprio come parodia degli spy movie inglesi. Il caso ha però voluto che, quattro anni prima che la famiglia Broccoli and co riuscissero a rilanciare la loro creatura, The Bourne Identity arrivasse al cinema, battendoli sul tempo.

E il regista del lungometraggio con Matt Damon, Doug Liman, ancora non riesce a capacitarsi del “plagio”:

Ho sempre voluto fare un film di James Bond ma per quei film non ingaggiano registi americani. E comunque avevo fatto due film indipendenti, non sarei mai finito a girare un James Bond. Ma ho fatto The Bourne Identity e il primo Bond ad arrivare al cinema dopo il mio film fu Casino Royale che aveva copiato completamente i toni di Bourne. Si era creata quella situazione così surreale che mi aveva visto dietro alla macchina da presa di Bourne perché desideravo tantissimo fare Bond che poi è finito per copiare Bourne. Non sapevo bene come elaborare il tutto. E non lo so ancora. Non so davvero se ho ottenuto quello che desideravo oppure no. È davvero oltre le mie capacità di elaborazione. Mi rendo conto che potrebbe essere una risposta non soddisfacente. Dire che sono infastidito o lusingato dalla cosa sarebbe più facile, ma la realtà dei fatti è che non so ancora come dovrei sentirmi.

E voi? Cosa ne pensate delle ispirazioni che Casino Royale ha trovato in The Bourne Identity? Ditecelo nei commenti!

Classifiche consigliate