Anche Tate Taylor ci ha tenuto a ricordare Chadwick Boseman, scomparso prematuramente qualche giorno fa, con un pezzo scritto per Variety. Il regista e l’attore avevano lavorato insieme a Get on Up: La storia di James Brown, film che ha segnato la storia di una grande amicizia:

Chadwick era un perfezionista e un grandissimo professionista. Condivideva la mia passione per la collaborazione e credeva, come me, che le belle idee potessero nascere da chiunque in qualunque momento e in qualunque posto. Mi ha anche insegnato molto sulla dedizione, sulla resilienza e tantissimo sull’amore. Mi ha sempre ascoltato da collaboratore, non da critico.

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Restava nel personaggio non perché facesse parte del suo metodo, ma perché diventava James Brown. Si avvicinava alla mia assistente alla regia (una bellissima donna bionda del Mississippi), la prendeva tra le braccia e diceva: “Ehi, bella bianca, Mr. Brown ha bisogno di un panino” e la baciava delicatamente sulla guancia. A un certo punto la mia assistente lo guardò negli occhi e pregò Mr. Brown di non lasciarla mai.

Ecco un esempio dal talento e del fascino di Chadwick.

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Lo scorso marzo ho chiesto al mio amico come se la stesse passando e se fosse in Carolina del Sud con la sua famiglia nel corso di questo 2020. Mi ha detto che stava male e che non se la sentiva di viaggiare, ma si era promesso da bambino che non sarebbe stato in California se il mondo fosse finito.

Anche da piccolo Chadwick sapeva ciò che voleva e dove voleva che la sua vita fosse diretta. Chadwick ha avuto ciò che voleva. Non è morto in California perché la Carolina del Sud l’ha raggiunto, così come sua moglie e la sua famiglia rimasti con lui fino alla fine. Chadwick mi ha detto che mi voleva bene quel giorno, è stata l’ultima cosa che ci siamo detti. Non mi ha mai parlato della sua malattia e adesso mi rendo conto che mi stava dicendo addio nell’unico modo possibile.

Chadwick Boseman non era soltanto un attore di talento, un ballerino, uno scrittore o un supereroe. Era una creatura bella e maestosa giunta tra noi per aiutare le persone. Ha cambiato tutti coloro con cui ha lavorato e che ha incontrato. Sono una di quelle persone fortunate. Parlerò con Chadwick proprio come ha fatto Mr. Brown con lui perché come diceva sempre James Brown: “Il funk non si ferma”.

Mi manchi e ti voglio bene, amico mio.

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