In occasione della presentazione di Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio a Milano, Charlize Theron ha incontrato oggi la stampa in una conferenza alla quale abbiamo partecipato anche noi di BadTaste.it. Abbiamo intervistato l’attrice, che nel film torna a interpretare la perfida Regina Ravenna, e vi proporremo il video nei prossimi giorni. Ecco invece il nostro resoconto della conferenza:

Interpretare il ruolo del cattivo è il sogno di ogni attrice, incarnare questo personaggio cosa ti ha permesso di esplorare?

Devo essere sincera: c’è un grande senso di liberà nell’interpretare questi ruoli, e tutto dipende dal fatto che in questo modo un’attrice può ampliare propri orizzonti. Non si tratta soltanto di incarnare l’essenza del male, ma di un intero mondo, e non credo che si presenterà nuovamente una possibilità di questo tipo, è stato molto eccitante. Credo che sia l’ultima volta che interpreterò un ruolo così grande nella mia carriera.

È la seconda volta che interpreti questo ruolo. Qual è il divertimento maggiore nel tornare a interpretare Ravenna, tenendo conto che è un personaggio così fissato nell’immaginario delle persone da rivelarsi potenzialmente rischioso?

Sì è vero, quando ho interpretato Ravenna per la prima volta ero consapevole che la regina cattiva in questa storia è un personaggio iconico. Non solo nel suo comportamento, ma anche nel suo aspetto. Mi sono informata tantissimo su ogni cosa e durante il primo film la prima cosa che sapevo che avrei dovuto fare era rappresentare l’opposto, per farla sembrare il più possibile vera e realistica. Quindi sul piano visivo abbiamo rischiato proponendo un aspetto assolutamente diverso dall’iconografia della Regina Cattiva, nel film viene infatti rappresentata con la pelle molto bianca e con questi capelli biondo oro. E soprattutto è stato per me importante chiedermi: “come è possibile rendere contemporaneo un ruolo così eterno e fare in modo che risuoni al pubblico moderno?” Poi per questo secondo film ho potuto esplorare ancora di più la sua essenza grazie al rapporto con sua sorella Freya.

Guardando il film non si può non fare un paragone con i bambini soldato, gli stessi che il personaggio di Freya addestra nel corso del film per rendergli suoi sudditi, cosa ne pensi di questo aspetto?

Indubbiamente, abbiamo riflettuto molto su questa cosa. Penso che in senso molto ampio in tutte le fiabe ci sia un elemento eterno. Quano le vedi rappresentate e cerchi di tradurle per il pubblico moderno, ti rendi conto che contengono una morale senza età. La lotta eterna tra la luce e l’oscurità e il bene e il male sono argomenti trattati costantemente anche nella mitologia, e quindi di riflesso il rapporto intrinseco con quanto accade nell’attualità è più palese che mai. Nell’essenza noi, come essere umani, non siamo cambiati, siamo ancora assetati di potere. Io le fiabe le sto scoprendo oggi, da adulta, perché da piccola nessuno me le leggeva. Le scopro leggendole ai miei figli.

Ultimamente ci ha abituato a ruoli di donne forti e risolute sullo schermo. Non credi che questi ruoli ti possano in realtà ingabbiare?

Io non credo di sentirmi in qualche modo intrappolata in un cliché di donne risolute e realizzate, credo sia la realtà della vita: le donne assumono posizioni di potere da secoli, e forse questa cosa non è stata sempre resa nota. Devo dire che siamo un po’ indietro in questo senso soprattutto nell’immaginare le donne in ruoli conflittuali – siamo più a nostro agio a vedere uomini che si scontrano; la loro brutalità e le loro azioni sono per certi versi più ammesse ma solo perché più usuali. La realtà è che non è così – le donne hanno tanta sete di potere quanto gli uomini. E a me piace interpretare tutto, dobbiamo cercare di non inserire le donne in piccole caselle. Oggi siamo rappresentate come ottime madri e ottime prostitute… ma ci sono tanti altri aspetti da esplorare nelle donne e questo mi entusiasma.

Lei crede che le fiabe possano ancora essere efficaci nel tramandare i valori?

Sì credo di sì. Le fiabe nascono come racconti per bambini ma si basano intorno ai miti. Ogni storia ha un filo diretto con un mito, con i racconti classici. Quello che è interessante e che noi consideriamo le fiabe per i bambini, in realtà non è così.

Vorrei sapere dei costumi, è stato difficile girare?

Sì assolutamente – Dio benedica Coleen Atwood: ha fatto un magnifico lavoro, ma sicuramente rende la nostra vita sul set difficile, i costumi erano pesantissimi. Io e Emily Blunt non ce la facevano più, ma sicuramente la loro magnificenza è molto utile perché questi costumi ci aiutano a entrare nei panni dei personaggi in maniera molto più realistica e impeccabile. Ogni cosa diventa complicata ma dall’altra parte aiuta molto gli attori a calarsi nell’essenza dei personaggi. È sempre molto divertente lavorare con Coleen, ma il problema è che quando provo il costume tutto va bene e mi sento molto emozionata, poi mi ritrovo a starci sul sul set otto ore, e mi viene da urlare: “oh mio dio non riesco più a respirare!”

Secondo te ci sono analogie tra Ravenna e Furiosa?

Sono entrambe donne! Il comportamento umano si misura nella nostra essenza di essere umani. Questi personaggi naturalmente si trovano in circostanze diverse, l’ambientazione e l’idea alla base dei due film sono molto distanti tra loro… Entrambe però cercano di sopravvivere nel mondo in cui vivono. Furiosa per certi versi è più umana di Ravenna, e agisce in modo molto diverso da lei. Credo che spesso quando vediamo le persone comportarsi in modo brutto e aberrante ci limitiamo a giudicarle unicamente per la nostra impressione, senza cercare di andare oltre. Ci dimentichiamo spesso, in quanto esseri umani, che le persone che agiscono in un determinato modo perché sopraffatte dalla paura. Mi ricordo che quando ho girato la scena di fronte allo specchio e ho dovuto dire quella frase così iconica (“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”), è stato davvero molto difficile. Non sapevamo come rendere la cosa senza limitarci all’impressione di una donna vanitosa. Perché in quella parte c’è tutto, anche una riflessione sulla necessità di sopravvivere del personaggio. Dovevamo renderla essenziale e non è stato facile perché lo Specchio è come un vero e proprio Uomo Nero, carico di tutte le paure di Ravenna. Nella sua psiche lei sta chiedendo se ha valore, se è brava e all’altezza. Il suo senso di onnipotenza è carico di fragilità, e una risposta negativa potrebbe voler dire la sua fine, la certezza della morte.

Secondo te è un caso che i principi azzurri siano praticamente scomparsi dalle fiabe moderne, soprattutto cinematografiche? È una tendenza o un caso?
Vorrei sottolineare una cosa: non penso che il femminismo significhi che noi donne odiamo gli uomini, per me la cosa importante è essere rappresentate allo stesso modo e in modo onesto. Frozen in questo senso è fantastico perché per la prima volta parla di due donne, e dell’amore tra sorelle. E quando il film è uscito, la reazione di mio figlio mi ha resa felice, perché è importantissimo che determinati valori come un sano amore fraterno (e quindi che non abbia implicazioni romantiche) siano approfonditi in tutte le forme possibili. Per quanto riguarda argomenti di questo genere e soprattutto per quanto riguarda l’educazione su questo argomento preferisco rivolgermi a mio figlio, mi concentro sempre più su di lui perchè non possiamo pensare di rivolgerci solo alle donne. Dobbiamo rivolgerci ai maschi per trovare il modo di renderli i gentiluomini che vogliamo che siano nel mondo del futuro. Questo tendiamo a dimenticarlo troppo spesso, ci deve essere un equilibrio. Io sono una femminista che ama gli uomini. Possiamo coesistere benissimo tutti allo stesso modo.

 

 

 

Questa la sinossi del film:

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

La giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Il film, diretto da Cedric Nicolas-Troyan su uno script di Frank Darabont, Craig Mazin e Evan Spilliotopoulos, uscirà nelle sale americane il 22 aprile 2016 e in quelle italiane il 6 aprile.

Nel cast troviamo di ritorno Chris Hemsworth (il Cacciatore), Charlize Theron (Ravenna) e Sam Claflin (il principe) e le due aggiunte Emily Blunt e Jessica Chastain. I nani sono interpretati da Nick Frost, Rob Brydon, Alexandra Roach e Sheridan Smith.

 

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