Lo scorso settembre, vi avevamo parlato di Diego Stocco, un vero e proprio alchimista dei suoni che, dopo aver mosso i primi passi in ambito musicale in Italia, si è ormai trasferito da tempo in pianta stabile a Burbank, per continuare la sua attività professionale e sperimentale di ricerca sonora.

Stocco riesce a trovare e tirar fuori la musica da qualsiasi cosa:  un bonsaiun alberouno… stendibiancheria, con un processo che pare applicare a oggetti o elementi di uso quotidiano una sorta di maieutica che ci fa scoprire, ogni volta, come la musicalità sia una dote che non appartiene solo ed esclusivamente agli strumenti musicali canonicamente intesi.

Non è un caso che Stocco, oltre ad aver lavorato in ambito videoludico realizzando lo score dello sparatutto in prima persona The Conduit, pubblicato dalla Sega per Nintendo Wii, collabori anche con i più grandi nomi dell'industria cinematografico-musicale hollywoodiana. In passato, ha lavorato con Hans Zimmer per la colonna sonora di Sherlock Holmes, più di recente il compositore Cliff Martinez ha utilizzato alcuni suoi suoni per lo score di Contagion mentre con Trevor Morris ha operato in qualità di ambient sound designer per il visionario Immortals di Tarsem.

Il prossimo 20 giugno potremo ascoltare quanto realizzato da Diego Stocco per Chernobyl Diaries, il film diretto da Brad Parker, scritto e prodotto dal "papà" di Paranormal Activity Oren Peli, per il quale ha curato l'inquietante colonna sonora.

Dalle pagine di Behance, l'artista c'illustra il suo approccio verso lo score della pellicola e gli strumenti adoperati per darle forma.

Comporre la musica di Chernobyl Diaries, mi ha dato l'opportunità di sperimentare nuove maniere di suonare i miei strumenti musicali customizzati, così come le tecniche ibride sul basso elettrico, chitarre acustiche e elettriche, lo zither e le percussioni. La partitura evolve da battute sporadiche e astratte ad altri più melodici, inclusi momenti molto agressivi e atonali.

Nelle foto a seguire, potete vedere alcuni degli strumenti usati da Stocco, insieme alla traduzione della spiegazione di come sono stati implementati:

Colpendo il piano con un'ascia, sono riuscito a creare degli accenti sonori molto ricchi che ho usato per tutto il film.

Questo è un basso a otto corde, ma ho tolto le quattro ottave più alte così da avere accesso individualmente a ogni corda con differenti oggetti e strumenti.

Questo è un vecchio violoncello rotto che a causa dei danni, non può essere suonato con i toni regolari. Dato che le sue corde sono accordate su tonalità molto basse, producono delle differenti sfumature e armoniche che ho enfatizzato passando una barra metallica sulla tastiera.

Ho scoperto che le lampadine funzionano come delle piccole casse di risonanza che generano delle frequenze armonizzate se attraversate da un microfono. Per farlo ho aperto un buco nel vetro impiegando una piccola fiamma.

 

Nella clip qua sotto, abbiamo un'impressione generale di come funzioni il tutto:

 

 

Questo è il fence bass. Uno strumento che ho creato. Genera suoni duri e "curvi". Il piatto può essere suonato per dare vita a sfumature metalliche.

Questo è l'experibass, uno strumento di mia creazione che ho già usato come solista nella colonna sonora di Sherlock Holmes e nei videogame "Assassin's Creed Brotherhood" and "Assassin's Creed Revelations".

 

Sulle pagine di Behance potete trovare dei campioni sonori dei vari strumenti che vi abbiamo fatto vedere in quest'articolo grazie alle fotografie di Gianfilippo De Rossi.