Con la complicità dell’imminente arrivo in streaming su Netflix di Tyler Rake 2, Chris Hemsworth è al centro di un profilo decisamente molto interessante pubblicato da GQ.

Abbiamo già riportato quello che la star australiana ha detto circa la sua esperienza con George Miller per Furiosa (ECCO TUTTI I DETTAGLI). Dato che Chris Hemsworth è l’unico dei sei Avengers originali ancora in attività, la discussione è inevitabilmente andata a parare anche dalle parti del Marvel Cinematic Universe.

Parlando con la giornalista della testata, l’attore spiega che a causa della sua agenda molto fitta e ricca d’impegni, non è riuscito a vedere tutti i nuovi film dei Marvel Studios arrivati nei cinema, ma di aver apprezzato davvero Black Panther: Wakanda Forever. Dopo aver detto di non aver visto Ant-Man and the Wasp: Quantumania, è lui a domandare a Hannah-Rose Yee se lei l’abbia visto e cosa ne pensi. La giornalista spiega di non aver afferrato il senso del trasformare la storia della famiglia Lang in qualcosa di così grande dal punto di vista narrativo. È a questo punto che Chris Hemsworth spiega di convenire con lei perché le storie da “fine del mondo” sono decisamente troppo abusate in ambito cinefumettistico:

Ecco il trucco: devi separare tutte quelle storie. Nel momento in cui ti ritrovi ad avere a che fare con una storia dove ‘Il tuo mondo è in pericolo, l’intero universo è in pericolo!’, è come dire, ‘Sì, è accaduta la stessa cosa anche negli ultimi 24 film.’ Devi raccontare storie un po’ più personali e radicati nel reale.

Riconosce poi, retroattivamente, di essersi un po’ pentito dell’eccessivo umorismo di Thor 4, un elemento questo di cui non era consapevole durante la lavorazione perché troppo immerso a godersi il processo di creazione e produzione del cinecomic. Ma quando anche gli amici dei suoi figli, dei bambini di 8 anni, hanno criticato il film ha capito che qualcosa non andava:

Un gruppo di bambini di otto anni che criticano il mio film: ‘Pensiamo che abbia troppo umorismo, l’azione è figa, ma gli effetti visivi non erano altrettanto buoni’. Mi fa rabbrividire e ridere allo stesso tempo. Immagino che ci siamo solo divertiti troppo. Ed è diventato troppo stupido. È sempre difficile trovarsi al centro di tutto e avere una vera prospettiva su quello che si fa… Amo il processo, è sempre un’avventura. Ma non si sa mai come la gente risponderà a ciò che fai.

Cosa ne pensate delle riflessioni di Chris Hemsworth? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

FONTE: GQ

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