Terminator Salvation non è sicuramente il capitolo della saga di Terminator più riuscito, questo lo conferma anche il “pessimo” risultato al botteghino (125 milioni di dollari). Ma non solo il pubblico è rimasto insoddisfatto dal film a quanto pare.

Il protagonista di quel capitolo, Christian Bale, intervistato da Wall Street Journal, non ricorda quell’esperienza con grande entusiasmo. L’attore ha ricordato di non essere rimasto colpito dalla filmografia di McG, che a quel tempo comprendeva pellicole come Charlie ‘s Angels (2000), Charlie Angels: Più che Mai (2003) e We Are Marshall (2006). Ed è proprio questo che Bale fece notare al regista nel loro primo incontro:

Sì mi disse “Dammi una possibilità. Tutti hanno bisogno di evolversi ed io sono pronto a girare pagina. Per favore, anche tu ti sarai trovato nella mia situazione prima di me ma qualcuno ha accettato la scommessa facendo un atto di fede, quindi ti prego, fai un atto di fede per me ora. Ti assicuro che sono pronto a tutto questo”.

Inutile dire che Bale si è ampiamente pentito di aver dato una chance al regista:

C’è spazio per molti personaggi e per svariati approcci nell’industria cinematografica. Io non lavorerò mai più con lui ma gli auguro ogni bene. Ok?

Ricordiamo che Christian Bale sarà presto sul grande schermo in Exodus: Dei e Re, nuovo kolossal di Ridley Scott in uscita il 15 gennaio nelle sale italiane.