Parlando con BBC1, Christopher Nolan, regista della pellicola che è valsa all’attore un Oscar postumo, Il Cavaliere Oscuro dove ha interpretato il Joker, ha ricordato la sua esperienza con lui per il secondo capitolo della sua Trilogia di Batman:
Heath discuteva con me di molte cose che avrebbe poi fatto, mi dava indizi su quello che aveva in mente e ne avremmo parlato un po’, io avrei anche tentato di fargli “da pubblico”, ero una specie di indicatore di quello che faceva, ma si basava anche sulla sua imprevedibilità e penso che volesse anche giocare con le carte un po’ più nascoste […] Mi rivelava gradualmente la sua voce, il suo atteggiamento, ma non in una soluzione unica, da “eccoti il Joker”. Lo osservavamo mentre lo sviluppava, lavorando al guardaroba e al make-up e tutto il resto. Anche io facevo parte di questo procedimento – ed è stata un’esperienza molto divertente – ma sul set c’erano sempre dei momenti imprevisti, come l’applauso o delle inflessioni di voce. La sua voce era sempre imprevedibile […] Mi reputo orgoglioso di aver lavorato insieme a lui, per avere avuto una parte nel lascito di questo straordinario performer. Era una persona meravigliosa, un attore splendido e l’essere riconosciuto come tale credo sia importante tanto per la sua famiglia quando per tutta l’industria cinematografica – alla quale ha contribuito in tante maniere differenti – e sono contento di aver avuto un ruolo in tutto ciò.
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Fonte: BBC via CB.com
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