In occasione della presentazione dei dati del primo trimestre (rinviata a ieri a causa dell’emergenza Coronavirus), Mark Zoradi di Cinemark ha mostrato un segnale d’apertura verso gli studios per quanto riguarda le finestre distributive:

Siamo aperti a discutere con i nostri partner degli studios per quanto riguarda alternative da prendere in considerazione. Non voglio dare una cattiva impressione: per noi la finestra distributiva esclusiva di 74 giorni è importantissima, specialmente per i grandi blockbuster.

Il CEO della seconda catena cinematografica americana dimostra quindi un atteggiamento opposto alla chiusura totale di AMC, che ha minacciato di bandire i film Universal quando il CEO della major, in pieno lockdown, dopo aver distribuito in PVOD Trolls World Tour ha dichiarato che in futuro prenderà in considerazione l’ipotesi di distribuire film in contemporanea sia in sala che online. E Zoradi ha voluto commentare proprio le dichiarazioni di AMC a riguardo:

Solitamente le nostre trattative sulle finestre distributive e le date di uscita si svolgono in contesti professionali, non durante conferenze stampa: sono trattative private. Pensiamo che le finestre esclusive siano importantissime per l’esperienza cinematografica, e siamo molto attenti a cambiamenti in tal senso.

L’apertura di Zoradi è quindi a restringere le finestre per quanto riguarda titoli più piccoli o che non generano incassi notevoli come invece capita con i blockbuster. Va sottolineato come in realtà gli esercenti americani non contestino quando gli studios annunciano uscite anticipate in home video o streaming di titoli che non vanno bene al box-office: il problema sono le uscite in contemporanea nei cinema e in noleggio digitale, che sarebbero a svantaggio dei primi.

Fonte: Deadline

 

 

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