A giugno vi abbiamo spiegato che Pinhead e tutti gli altri cenobiti di Hellraiser erano di ritorno a casa da “papà” Clive Barker nel 2021 come conseguenza della Sezione 203 degli atti americani a tutela del Copyright, quella stessa legge che, in teoria, dovrebbe mettere la parola fine alla battaglia legale che, da anni, infuria per i diritti di sfruttamento del franchise di venerdì 13 (qua tutti gli ultimi dettagli). La legge citata consente agli autori di depositare un “avviso di risoluzione” contrattuale sulle eventuali cessioni di diritti e licenze successive all’anno 1978 dando l’opportunità di recuperare quanto, fra romanzi, racconti e sceneggiature, è stato ceduto per degli eventuali sfruttamenti cinematografici o televisivi. Dopo un periodo di “mancato sfruttamento” troppo lungo o se finiti in un ciclo infinito di sequel, i diritti possono tornare nelle mani del creatore originale.

L’Hollywood Reporter segnala che tutto è andato a buon fine, almeno per quel che riguarda i diritti di sfruttamento americani che torneranno nelle mani dello scrittore a partire dal 19 dicembre del 2021 (per quelli internazionali il nodo è ancora da sciogliere. Considerato che Hellraiser tornerà nelle sue mani non prima della data citata, qualsiasi opera di fiction basata sul brand in uscita prima di quel giorno sarebbe legittima.

Cosa che garantirebbe di essere dalla parte del giusto ai progetti cine-televisivi di Hellraiser di cui, più o meno recentemente, è stata data notizia. Prima che il mondo si fermasse a causa dell’emergenza nuovo Coronavirus, c’erano in cantiere un film, prodotto dalla Spyglass, e una serie TV prodotta dalla HBO. Qualche settimana fa, la Spyglass aveva scelto David Bruckner (Il Rituale, Southbound – Autostrada per l’inferno Night House, Signal) per dirigere il reboot cinematografico ed è di fine aprile la notizia che la HBO ha incaricato David Gordon Green di curare la regia dello show TV che sarà scritto da Mark Verheiden (Daredevil, Battlestar Galactica) e Michael Dougherty (Trick ‘r Treat), e verrà prodotta tra gli altri da Dan Farah della Farah Films e Roy Lee della Vertigo Entertainment.

Nulla esclude che queste realtà citate possano comunque stringere degli ulteriori accordi con Clive Barker per non ritrovarsi con un pugno di mosche in mano nel momento in cui lo scrittore inglese sarà tornato in possesso dei diritti di Hellraiser.

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