Secondo un report del Wall Street Journal, il colosso delle comunicazioni Comcast potrebbe “riattivare” in qualche modo un’offerta volta ad acquisire varie parti della 21st Century Fox. Com’è noto, a dicembre dello scorso anno la Walt Disney Company ha acquisito per 52,4 miliardi di dollari varie compagnie della holding tra le quali la 20th Century Fox e un gran numero di altri asset (tra i quali una forte partecipazione in Sky).

Secondo il report, in passato una possibile offerta da parte di Comcast – poi non concretizzatasi in un’acquisizione – avrebbe superato i 60 miliardi di dollari. Tuttavia, sarebbe stata la stessa Fox, poi, a non dare seguito alle trattative con Comcast per via di questioni legate all’anti-trust e a un certo numero di potenziali vincoli di natura normativa che avrebbero eventualmente ostacolato il passaggio di proprietà di asset di natura strategica da un gruppo all’altro. Disney, come ormai è noto, ha avuto la meglio. Tuttavia, anche l’acquisizione da parte di Disney non è cosa immediata e potrebbe trovare alcuni possibili ostacoli soprattutto per quanto riguarda le realtà regionali di Fox e le divisioni che operano all’estero.

Nel mese di dicembre, Comcast aveva ufficialmente dichiarato “Quando un set di asset come la 21st Centutry Fox diviene disponibile sul mercato, è nostra responsabilità valutare se ci sono le possibilità di un ingresso strategico nella nostra compagnia e nelle disponibilità dei nostri azionisti. È ciò che abbiamo provato a valutare e, ora, non siamo più impegnati nella valutazione di quegli asset. Non siamo mai stati coinvolti a tal punto da poter fare un’offerta definitiva. Abbiamo una compagnia eccezionale con un fortissimo portafoglio e continueremo a concentrarci sul consolidamento della nostra crescita, sull’innovazione e sulla creazione di contenuti e di esperienze per il nostri clienti”.

Il mese scorso, tuttavia, il CEO di Comcast Brian Roberts aveva dichiarato nel corso di una conference call:

Con il ritmo dei cambiamenti e le accelerazioni nella nostra industria, molti dei nostri pari stanno rivalutando le loro strategie, come abbiamo visto di recente. Quindi, lungo la strada, potrebbero esserci altre opportunità per noi di creare valore per i nostri azionisti, come abbiamo fatto con la NBCUniversal. Da questo punto di vista, non dovrebbe stupire il fatto che stiamo valutando ogni possibile situazione ci si presenti davanti. Crediamo che i nostri azionisti si aspettino proprio questo da noi. Ma l’asticella è alta ed è quindi nostro dovere agire con disciplina. Ma lasciatemi dire questo: siamo costantemente alla ricerca di modi per creare nuovo valore, da molte tipologie di opportunità: che si tratti di capitali da investire in vari business, o proprio di creare nuovi business, o di ciò che stiamo facendo con i Giochi Olimpici.

Gran parte delle speculazioni, tuttavia, derivano proprio da un atteggiamento “criptico” di Roberts, che ha dichiarato in sequenza:

Direi che non c’è qualcosa che sentiamo necessariamente di dover acquisire.

Pur specificando, poi:

Abbiamo creato valore per gli azionisti in vario modo e attraverso vari casi [di acquisizione]. Il nostro esempio più recente è il parco a tema in Giappone. Rimanete sintonizzati perché stiamo vedendo come procedere ma, per il momento, siamo più che ottimisti. E chiaramente, come ho detto poco fa, la NBCUniversal è uno degli esempi più lampanti [di creazione di valore tramite un’acquisizione].

La NBCUniversal è stata una delle più note acquisizioni di Comcast. L’affare, anni dopo, ha a sua volta permesso alla NBCUniversal di procedere con l’acquisizione della DreamWorks Animation, affidandone la direzione creativa a Chris Meledandri della Illumination Entertainment.

Al momento, Comcast non sta replicando con alcun commento circa la possibilità di una “nuova corsa” all’assalto di Fox tramite una contro-offerta da proporre anche a seguito dell’accordo raggiunto tra Fox e Disney a dicembre. Le speculazioni, che al momento non sono confermate, vedrebbero in qualche modo Comcast “approfittare” delle lungaggini e dei tempi morti del percorso di acquisizione degli asset di Fox da parte di Disney per organizzare una o più possibili offerte di vari asset strategici. Tra le indiscrezioni, si parla di una possibile offerta di acquisizione che non includerebbe alcun passaggio di proprietà dei canali sportivi regionali (cosa che, da un punto di vista regolamentare, faciliterebbe gli eventuali vari percorsi di acquisizione). È bene tuttavia prendere il tutto con una forte dose di prudenza: un’eventuale offerta “dell’ultim’ora” presentata nel corso di un’acquisizione “in corso” potrebbe destabilizzare non di poco mercati e assemblee di azionisti. Sulle speculazioni in corso è da poco intervenuto Steven Cahall, analista di mercato della RBC Capital, che ha espresso alcune perplessità sull’eventualità di una mossa “a colpo di coda” da parte di Comcast:

Non è ben chiaro se una nuova offerta sarebbe accolta con favore o considerata ostile dalla famiglia Murdoch.

Difficile, al momento, prevedere gli eventuali sviluppi futuri. Com’è noto, un’altra maxi-fusione come quella tra AT&T e Time Warner ha preso la via del contenzioso legale, anche a seguito dell’opposizione di Washington alle modalità di acquisizione della seconda da parte della prima. Le modalità dell’operazione AT&T/TimeWarner hanno difatti trovato una forte opposizione da parte del Presidente Trump. Il New York Times, poi, ha riportato che secondo le sue fonti il Ministero della Giustizia USA avrebbe imposto ad AT&T la cessione della CNN in cambio di un OK da parte dell’Anti-trust.

A oggi, nell’ambito dell’operazione Disney/Fox e di una possibile nuova offerta da parte di Comcast, si attendono ancora eventuali prese di posizione da parte dei diretti interessati. Non è da escludere, tuttavia, l’ipotesi di eventuali colpi di scena o di eventuali “aggiustamenti” dell’accordo stipulato a dicembre per facilitare e accelerare i vari processi di acquisizione o per evitare eventuali veti da parte Washington. Al momento – è bene specificarlo – proseguono i lavori per concretizzare l’accordo Disney/Fox raggiunto a dicembre.

La colossale operazione da 52.4 miliardi di dollari non è ancora cosa fatta: ci vorranno dai 12 ai 18 mesi affinché possa avvenire la cosiddetta “quadratura del cerchio” per via del lungo processo normativo che deve essere avviato negli Stati Uniti e a livello internazionale.

Durante l’assemblea con gli azionisti volta a discutere degli utili del primo trimestre del 2018, il CEO della Walt Disney Bob Iger ha da poco avuto modo di parlare di alcuni aggiornamenti sull’operazione, dichiarando:

Il processo normativo è cominciato in svariate giurisdizioni in tutto il mondo. Ho trascorso le ultime settimane incontrando e discutendo con svariati dirigenti della Fox per ottenere preziose informazioni che saranno utilissime quando dovremo integrare le nostre organizzazioni nel momento in cui otterremo il via libera […] E dopo questi meeting sono ancora più entusiasta circa le divisioni che stiamo acquistando e i team di management che li guideranno […] Avremo più contenuti, capacità e talent produttivi […] Geograficamente, la nostra offerta diventerà anche più diversificata.

Non rimane che attendere nuovi sviluppi ed eventuali aggiornamenti circa conferme o smentite delle ipotesi e delle indiscrezioni delle ultime ore.

Fonti: Wall Street Journal, Hollywood Reporter, IlSole24Ore

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