Dopo il panel del Comic-Con dedicato ad Immortals, il film fantasy ispirato alla mitologia greca diretto dal visionario regista Tarsem Singh (The Cell, The Fall), Collider ha avuto modo d'intervistare tanto il filmmaker quanto alcuni membri del cast. Abbiamo selezionato i passaggi più interessanti delle interviste.

Come vi siete accostati al design dei costumi, specie a quelli di alcuni elmetti che non sembrano appartenere alla tradizione greca?
Tarsem: Il film non si basa letteralmente sulla tradizione ellenica. Quando ho cominciato a lavorarci avevo in mente qualcosa di simile a un Romeo+Giulietta di Baz Luhrmann ambientato in Messico. E' l'Antica Grecia rielettrizzata. Nelle fasi iniziali, tutti tentavano di convicermi che più mi mantenevo fedele all'iconografia classica più largo sarebbe stato il nostro pubblico. Ma non ero interessato a qualcosa di convenzionalmente “greco”. Sarei finito ad avere qualcosa di simile a 300 quando la mia vera intenzione era il riuscire ad avere un approccio maggiormente fantasy. Teseo (Henry Cavill) non ha mai avuto alcuna battaglia con le divinità. Non era neanche in guerra con l'Olimpo. Stavamo mischiando le due storie e mi sono detto 'perché non andare fino in fondo facendo quello che ho realmente intenzione di fare?'”

Qual è il tono generale del film?
Singh: Divertente, dark, piacevole, sexy e violento.
Cavill: “violento” e “sexy” sono termini che non dovrebbero essere accostati.
Singh: No?
Cavill: No.
Singh: Non guardi mai Discovery Channel? Gli animali stanno sempre li a divorarsi l'un l'altro e ad accoppiarsi. Sono violenti e sexy. Li guardo di continuo.

Tarsem, cosa ti ha fatto accostare al film?
Singh: Ero interessato ad una cosa e dopo aver incontrato Henry (Cavill, ndr.) ho realizzato che tutto doveva ruotare intorno a lui. E poi tutte le divinità sono diventate giovani. Quando ho cominciato tutto l'ho fatto per una ragione molto egoistica. Volevo focalizzarmi sul concetto di 'Se le divinità esistono davvero, perché il mondo è un luogo così miserabile?'. Il tema di partenza era quello, ma basare tutto su una religione moderna avrebbe creato non pochi grattacapi. Verresti lapidato in alcuni paesi e ucciso in altri. L'escamotage dato dall'utilizzo di una religione “morta” come quella dell'antica Grecia ti porta al massimo a beccarti degli insulti su internet e la cosa mi sta bene.
Cavill: Una cosa che succede in ogni caso
Singh: Così sono finito a lavorare sulla mitologia greca. Ero interessato all'argomento “Se le divinità esistono, perché non si palesano sul prato della Casa Bianca dicendo 'Siate buoni con i vostri fratelli'? Dovevo trovare una ragione che li motivasse e penso di averlo fatto. E ritengo che una parte di essa sia presente nel film.

Quello che avete visto è all'altezza di quello che vi eravate immaginati?
Lutz: E' addirittura migliore. E pensare che avevo già delle aspettative molto alte. Non potrei neanche sperare di avere un sogno così brillante, vivido come quelli creati da Tarsem. E' realmente spettacolare.

Il 3D vi ha toccato personalmente? La vostra preparazione per il film ha dovuto seguire un percorso differente da quello abituale?
Evans
: La maggior parte del film era pronto all'adattamento in 3D. Non è stato girato in 3D nativo

Tarsem vi ha fatto lavorare in maniera particolare una volta tenuto in considerazione questo aspetto tecnico?
Evans: Con me lo ha fatto. C'era una scena, che non so neanche se finirà nel montaggio finale del film, in cui faccio girare il mio mantello e mi trasformo da vecchio Zeus (Evans interpreta la versione giovane di Zeus, mentre quella anziana è interpretata da John Hurt) in me stesso e abbiamo impiegato un giorno intero a realizzarla. Questo è quello che accade se vuoi ottenere un determinato effetto visivo o tridimensionale. Diventa un procedimento più lungo.

Ti consideri un fan dei film in 3D? Vai a vedere i film in 3D al cinema?
Evans: Francamente non gli do tutta questa importanza. Non decido di vedere un film in base a questo fattore. Ad essere onesti però, non ho mai visto la versione 3D di Scontro tra Titani. Personalmente credo che sia una questione collegata alla storia, al film al regista. Sono questi i fattori che contano. Se poi è in 3D o meno non m'interessa, non è questo che mi porta, eventualmente, a vedere questo o quella pellicola.