La WorkSafeBC ha stabilito che la TCF Vancouver Productions, sussidiaria della 20th Century Fox che ha prodotto Deadpool 2, dovrà pagare una multa di 289.562,63 dollari per la morte della controfigura di Domino Joi Harris.

Era il 14 agosto 2017 quando abbiamo appreso che sul set del film con Ryan Reynolds era morta una donna durante le riprese di una complessa scena d’azione: si trattava di Sequana Joi Harris, motociclista e acrobata scelta come controfigura di Zazie Beetz.

Harris è deceduta a causa delle ferite riportate dopo che la Ducati 939 Hyperstrada sulla quale era in sella si è schiantata su una lastra di vetro di un edificio adiacente all’area designata per una ripresa; non sarebbe riuscita a fermarsi allo stop segnalato sul set e avrebbe imboccato una seconda rampa finendo fuori scena.

Second i dati emersi due anni fa, Harris avrebbe più volte avvisato i produttori di non avere la preparazione necessaria per prendere in carico una sequenza simile.

L’acrobata era la seconda persona assunta per quella precisa sequenza e stava sostituendo proprio una professionista ingaggiata in precedenza. Non aveva mai lavorato sul set di un film prima di Deadpool 2.

Un’indagine, condotta da WorkSafeBC, aveva stabilito lo scorso ottobre che la 20th Century Fox avesse commesso una lunga lista di errori, dal mancato calcolo dei rischio, all’assenza di un casco e di barriere protettive che permettessero alla motociclista di restare nei limiti del set.

Ad aprile 2019 Michael Buckley, legale della famiglia di Harris, aveva confermato una risoluzione tra i familiari della vittima e lo studio.

La multa, secondo l’agenzia, “ha l’obiettivo principale di motivare chi la riceve ad assecondare i requisiti di messa in sicurezza per rendere sicuro il posto di lavoro“.

 

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