Masi Oka, tra i produttori dell’adattamento di Death Note, ha avuto modo di parlare della sfida di adattare per un film due ore dei personaggi che nel manga si sviluppano nell’arco di vari volumi. Come spiegato da Oka:

Volevamo assicurarci di dare ai nostri personaggi un arco narrativo, un vero e proprio viaggio. In qualche modo è la storia delle loro origini. Il manga ha a disposizione 12 volumi per far crescere i vari protagonisti. Noi abbiamo dovuto trasporlo in un film di due ore. […] Abbiamo dovuto dare ai personaggi un punto di inizio e un viaggio che potesse permettere loro di crescere.

Non è la prima volta che il produttore parla di un adattamento che si prende varie libertà dal materiale originario. In precedenza aveva dichiarato:

Non vogliamo approfittare dei fan di Death Note. Vogliamo che gli appassionati sappiano che si tratterà di un film diverso, ma che avrà molti principi di fondo in comune con il materiale originario. È un film di genere con una fanbase molto appassionata, della quale faccio parte anche io. Sono un geek e un otaku, e sono entrato in produzione proprio per poter proteggere e salvaguardare il progetto.

La storia di Death Note ruota attorno a uno studente che trova un quaderno con poteri soprannaturali, il Death Note, che gli permette di uccidere chiunque lui voglia semplicemente scrivendo sulle pagine il nome di quella persona e pensando al suo volto. La serie di misteriose morti che ne deriva attira l’attenzione dell’Interpol e di un agguerrito detective.

Diretto da Adam Wingard da uno script di Jeremy Slater, l’adattamento vede nel cast Nat Wolff, Keith Stanfield, Margaret Qualley, Paul Nakauchi, Shea Whigham e Willem Dafoe.

Creato da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, l’opera ha generato negli anni diversi anime, un film live-action giapponese e uno spin-off manga.

Fonte: CB

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