Ai primi di settembre avevamo appreso che lo Studio Ghibli ha in programma ben due nuovi film: uno l'adattamento del racconto folkloristico giapponese Taketori Monogatari (La storia del tagliatore di Bambù) fatto secondo i canoni delle classice Chōjū-jinbutsu-giga niponiche del 12° e 13° (si tratta di una famosa serie di emakimono avente come protagonista degli animali antropomorfi), l'altro un film autobiografico diretto dallo stesso Miyazaki.

Grazie alle parole rilasciate dal produttore dello studio Toshio Suzuki al sito giapponese Hollywood Channel (via ANN) siamo in grado di fornirvi qualche precisazione in più. La nuova opera di Miyazaki avrà dei forti legami con la situazione attuale dell'arcipelago nipponico, specie per quanto concerne il fattore ambientale che, comunque, non sarebbero direttamente influenzate dalla drammatica tragedia del terremoto e dello tsunami dello scorso marzo.

Ecco quanto dichiarato da Suzuki:

Non sarà quel genere di lavoro che rilassa le persone del pubblico mentre viene guardato. Tutto ciò non dipende dai drammatici fatti accaduti in Giappone lo scorso Marzo, dato che aveva già previsto l'attuale condizione del nostro paese nelle fasi preliminari di progettazione del suo nuovo lavoro. C'era la volontà di creare qualcosa di realistico.

La posizione di Hayao Miyazaki a favore di uno sfruttamento eco-sostenibile dell'ambiente sono note da sempre e dopo i tragici fatti collegati al terremoto si sono, ovviamente, rafforzati. Nel mese di giugno, sul tetto di un edificio dello Studio Ghibli era stato messo un banner che riportava la scritta "Studio Ghibli intende realizzare film che non siano prodotti con l'energia ottenuta attraverso centrali nucleari". E' opinione comune che sia proprio la netta posizione di Miyazaki contro lo sfruttamento dell'energia nucleare ad aver causato ad aver bandito a tempo indefinito l'ultimo cartoon diretto da Miyazaki, Ponyo Sulla Scogliera, dalla Nippon Television.

In calce, potete trovare le foto relative al banner di cui vi abbiamo appena parlato, insieme a un'immagine di Miyazaki in una marcia di protesta contro il nucleare.