Anche se Doctor Sleep, il film di Mike Flanagan tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, si è rivelato un flop non indifferente per la Warner Bros (ecco tutto quello che c’è da sapere sulle perdite economiche generate dal lungometraggio), è comunque un progetto di cui si è parlato, e si parla tutt’ora, con una certa curiosità.

Al Kingcast, è stato proprio Mike Flanagan a raccontare quello che Stephen King gli ha suggerito in materia di modifiche alla pellicola.

È un film molto lungo, e per me è durato tre volte di più come penso per chiunque l’abbia visto. Ogni singola cosa che faceva mentre stava seduto accanto a me mi portava a pensare “Lo odia, lo odia davvero, oh cielo, lo odia”. Una delle uniche volte che si è piegato verso di me per dirmi qualcosa è stato quando Jacob Tremblay viene ucciso. Si è sporto verso di me per dirmi “Non è un po’ troppo brutale?”. Pensai “Ca**o, devo rimettermi al lavoro e rimontare questa scena levando un po’ di roba”. Cosa che poi abbiamo fatto. Dopo, parlando di questa che a conti fatti è stata la sua unica annotazione per il film, mi disse “Fa male e so che hai bisogno di quella scena, ma avrei avuto delle serie difficoltà a mostrarlo a mia moglie, quindi dovresti riflettere un secondo sul da farsi”. E aveva ragione.

Mike Flanagan spiega poi qual è la filosofia di Stephen King verso gli adattamenti cinematografici dei suoi libri.

La mia più grande paura era che Stephen odiasse qualcosa di quello che stavo facendo con la sua opera, nel caso non avrei saputo dove andare a sbattere la testa e sarebbe stata una cosa che mi avrebbe perseguitato per sempre. Però lui mi ha spiegato la sua filosofia in materia: “Sai, il fatto è che se il film viene fuori bene la gente dirà ‘Ma è ovvio che il film sia bello, è basato su un film bello!’ e se e brutto diranno ‘Il libro è meglio’. Insomma, io vinco in ogni caso!”.

“Doctor Sleep” è interpretato da Ewan McGregor nel ruolo di Dan Torrance, da Rebecca Ferguson In quello di Rose the Hat, e da Kyliegh Curran, al suo debutto in un lungometraggio, nel ruolo di Abra. Il cast principale include anche Carl Lumbly, Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue, Alex Essoe e Cliff Curtis.

Trevor Macy e Jon Berg sono i produttori del film, mentre Roy Lee, Scott Lumpkin, Akiva Goldsman e Kevin McCormick ne sono i produttori esecutivi.

Il team creativo di Flanagan che ha lavorato dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia Michael Fimognari (“The Haunting of Hill House”), dagli scenografi Maher Ahmad (“Duri si diventa”) ed Elizabeth Boller (“Terrore del silenzio”), e dalla costumista Terry Anderson (“Nella tana dei lupi”). La colonna sonora è opera dei The Newton Brothers (“The Haunting of Hill House”).

Cosa ne pensate di questi aneddoti su Stephen King raccontati da Mike Flanagan? Ditecelo nei commenti!

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