Le riprese si terranno in estate, la storia ruota intorno a due amici di tutta una vita che abitano su una remota isola irlandese. Giunto a un punto morto, uno dei due chiude improvvisamente l’amicizia, e la cosa genera conseguenze allarmanti per entrambi.
Oltre a In Bruges, Farrell ha lavorato con McDonagh anche in Sette Psicopatici, mentre Gleeson ha fatto parte del cast di The Guard e Calvary, diretti da John Michael McDonagh, fratello di Martin.
Nel 2017 incontrammo McDonagh al Festival di Venezia, e parlammo con lui della sua carriera:
Sei stato deluso dal modo in cui è stato proposto al pubblico il film 7 psicopatici?
No, ma lo sono stato per quanto riguarda aver potuto imparare dagli errori compiuti con il film: non sono felice del risultato come lo sono stato con In Bruges o questo film. Alle volte devi aspettare per un po’ per capire quali sono stati i difetti di un progetto e rivedere i film uno dopo l’altro prima di girare Tre Manifesti a Ebbing, Missouri mi ha aiutato a comprendere che in occasione di In Bruges avevo fatto un buon lavoro con il personaggio di Colin Farrell e con la tristezza della storia, elemento che sosteneva la narrazione e dava spazio a un’ulteriore dimensione della trama. Non era solo divertente o fatto di battute e umorismo: c’era spazio nelle espressione e negli sguardi per mostrare la malinconia che faceva parte del protagonista, elemento che non c’era invece in 7 psicopatici.
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