Una delle querelle cinematografiche più appassionanti – e perché no, divertenti – di questi ultimi anni è sicuramente quella relativa alla faida fra Dwayne Johnson e Vin Diesel scaturita durante la lavorazione di Fast & Furious 8. Una diatriba, quella fra i due, che inizialmente tutti, dalla stampa agli appassionati, avevano preso come il classico stunt promozionale per aggiungere un po’ di pepe intorno al kolossal e far sì che la gente ne parlasse anche più di quanto già non facesse.

Poi però, col passare del tempo, con le varie punzecchiature a distanza, è apparso più chiaro che, fra i due, non era in corso un’operazione di marketing pianificata a tavolino: molto semplicemente, il volto storico della saga Universal, Vin Diesel, e la superstar Dwayne Johnson non erano caratteri compatibili.

Lo scorso giugno, durante la promozione stampa di Fast 9, Vin Diesel aveva avuto modo di illustrare il suo punto di vista sul clima di tensione sul set dell’ottavo film spiegando che non era convinto della prova recitativa del collega:

È stato un personaggio difficile a cui dare forma, quello di Hobbs. All’epoca la mia idea fu di usare le maniere forti a fin di bene per portare la sua interpretazione esattamente dove doveva essere.

Da produttore mi sentivo in dovere di prendere Dwayne Johnson, associato al mondo del wrestling, e farlo immergere nel mondo del cinema, senza dare l’impressione al pubblico di conoscere già il suo personaggio.

Hobbs ti colpisce come un muro di mattoni, vado molto fiero del risultato, ma è servito tanto lavoro. Siamo dovuti arrivare a quell’obiettivo e a volte sono state necessarie le maniere forti. Non in senso felliniano, ma farei di tutto per ottenere le interpretazioni che voglio in tutto ciò che produco.

Parole, queste, che vennero così commentate da Dwayne Johnson durante la promozione stampa di Jungle Cruise:

Ho riso, ho riso di gusto, credo che abbia fatto ridere tutti e non dico altro. Auguro loro ogni bene, sia con Fast 9 che con Fast 10 e Fast 11 e il resto dei film di Fast & Furious che gireranno senza di me.

Emily Blunt, collega dell’attore in Jungle Cruise, era presente al momento dell’intervista ed era intervenuta per aggiungere: “Ringrazia il cielo che fosse lì con te” riferendosi a Diesel. “Grazie al cielo è riuscito a farti superare quegli ostacoli“.

Felliniano” il commento finale di The Rock.

In una nuova chiacchierata con Vanity Fair, Johnson è tornato a discutere di questo argomento puntualizzando che la faida è ormai chiusa, ma indicando anche delle precise differenze di natura “filosofica” esistente fra lui e il collega.

Ho voluto rinunciare al dramma. Ho pensato fosse la cosa migliore da fare. Per tutti.

L’attore spiega che nel suo celeberrimo post Instagram postato – e rapidamente cancellato – al tempo della lavorazione di Fast & Furious 8 in cui dava del “rammollito” a un noto collega (ECCO TUTTI I DETTAGLI) non fu, ragionando retrospettivamente, una buona idea, ma ribadisce con fermezza che con quello che aveva postato intendeva dire esattamente quello che tutti noi abbiamo avuto modo di leggere:

C’è stato un meeting dopo quel fatto. Un meeting che non definirei propriamente come pacifico. Diciamo che è stato un incontro atto a fare chiarezza. Lui ed io ci siamo fatti una bella chiacchierata nella mia roulotte ed è stato proprio quello il contesto che ci ha permesso di capire che ci trovavamo ai lati diametralmente opposti dello spettro. E che era meglio chiuderla lì.

Spiegando quella che è la sua filosofia sul set, Dwayne Johnson lascia intendere che l’attrito è nato proprio per questa ragione:

È una questione di filosofia lavorativa giornaliera. Trattare tutti come dei partner che stanno al tuo stesso livello. Compreso lo studio che ti finanzia. Trattare la troupe – a prescindere dalla tua posizione o dall’ordine del giorno o chissà che altro, come dei tuoi pari – con rispetto, umiltà, dare la giusta importanza a tutto il processo e al lavoro di ogni altro essere umano che, lavorando duramente tanto quanto te a un film e sudando, magari, anche di più, lo rende possibile [il fare un film, ndr.]. Poi per me è sempre stato molto importante stare con la schiena ben dritta e guardare negli occhi chi mi sta davanti. E se dici di fare una cosa, alla fine devi farla.

Poi, commentando proprio quell’aggettivo, “felliniano”, dedicato alle parole di Vin Diesel durante la promozione di Jungle Cruise, The Rock prosegue dicendo:

Ho una certa esperienza. Contrariamente a lui, non vengo dal mondo del teatro. Come forse sai, ho un diverso background e sono stato cresciuto in modo diverso. Provengo da un ambiente e da una cultura profondamente diversi dalle sue. Do tutto me sesso in ogni progetto al quale lavoro. Se sento che ci sono delle cose che devono essere sistemate, gestite e curate, lo faccio. Mi sembra semplice. Per cui, quando ho letto le sue parole, mi sono fatto una risata, una grassa risata, come tutti. Abbiamo riso tutti. Sono certo che, da qualche parte, anche Fellini stia ridendo.

Cosa ne pensate delle parole della star? Ditecelo nei commenti!

 

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