Nel 2002 E.T l’extra-terrestre compiva 20 anni. Lo faceva nel pieno della rivoluzione digitale dell’home video. In quegli anni i DVD erano nelle case di tutto il mondo grazie a una qualità visiva nettamente superiore al VHS e contenuti speciali abbondanti e accattivanti. Il loro mercato era particolarmente florido e poteva sostenere operazioni importanti di riadattamento delle opere. Le riedizioni erano in quegli anni una tentazione molto forte per i registi, soprattutto quelli più popolari, per ritoccare e dare una nuova vita più coerente con la propria visione originale ai film.

La Special Edition di E.T l’extra-terrestre, lanciata in pompa magna, è ricordata come una delle distorsioni più assurde di questa moda. Un disastro causato dall’ubris. Ma soprattutto dall’assurda idea di un riposizionamento per un target ancora più famigliare. Steven Spielberg nel 2001 la disconobbe affermando che non avrebbe mai più alterato (o “migliorato”) digitalmente i suoi film. A chi gli chiedeva quale versione di E.T guardare rispondeva: quella del 1982. 

Il contenuto dell’edizione comprendeva alcune significative sostituzioni in CGI, fatte per potere realizzare appieno la visione del regista che aveva dovuto fare compromessi con i limiti pratici. Spielberg non era contento per la resa di tutte le inquadrature dell’animatronic che non sempre gli sembrava convincente. Così le ha sostituite con una versione ricreata in digitale dell’alieno.

Per altre inquadrature furono aggiunti maggiori dettagli, come le luci all’astronave. Nella sequenza di volo di Elliott ed E.T hanno aggiunto un mantello per coincidere perfettamente con il logo della Amblin. Fu poi aggiunta una sequenza in cui E.T si concede un bagno. Cambiarono poi alcuni dialoghi per attenuare i termini usati. Il ritocco digitale che suscitò più polemiche fu la fuga di Elliott dai poliziotti che al posto dei fucili imbracciano dei walkie-talkie creati in CGI. 

20 anni dopo, per celebrare il quarantesimo anniversario della pellicola, non si parla più di edizioni speciali o di aggiunte. Il film è ricordato nella sua versione originale, inalterata. Per la festa è tornato in formato IMAX grazie a un apposito restauro. Per il lancio delle proiezioni speciali Screenrant ha chiesto Henry Thomas, l’attore che interpreta Elliott, la sua posizione rispetto alla questione dell’edizione speciale. 

Sono un fan dell’originale, e non ho gradito i cambiamenti. Non ero così preoccupato per le pistole e i walkie-talkie, ma non mi sono piaciute le aggiunte comiche ad E.T che sembravano fuori luogo. Sono contento che siano tornati alla versione originale. Non mi sono mai ritrovato con quell’altra performance, è come se fosse opera di attori diversi. 

La frustrazione dell’attore viene quindi dal cambio di tono del film, più che dai cambiamenti nella messa in scena di per sé. Una prospettiva diversa. Soprattutto se considerato che, all’epoca dell’uscita, fu proprio l’accusa di una resa al politicamente corretto a spingere la rabbia dei fan. 

Insomma, sembra che ci sia consenso intorno alla graduale dismissione della Special Edition. Un errore che non dovrebbe tornare. C’è da dire poi che nel 1994 la Biblioteca del Congresso della United States National Film Registry ha inserito il film tra le opere più importanti da conservare per preservare l’arte cinematografica. Ovviamente nella sua versione originale. Quella che resterà per sempre. 

Fonte: Screenrant

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