Bill Murray, lo sappiamo, è una creatura unica a Hollywood. Il racconto di Edgar Wright sul primo, bizzarro incontro con l’attore ce ne regala l’ennesima conferma, come potete leggere qui di seguito:

Per un po’ di leggerezza, godetevi la mia storia su Bill Murray.

A una festa di fine riprese per la troupe di Fantastic Mr. Fox al Palm Tree di Mile End, Jason Schwartzman mi presentò Bill Murray nel parcheggio. Murray mi fece cenno di avvicinarmi e disse: “Ne smezziamo una?” e poi estrasse dal cappotto una bottiglia di 5 Hour Energy (una bevanda di vitamine e caffeina senza zucchero ndr). La aprì, ne bevve metà, mi vide bere l’altra metà e poi disse: “Roba buona”. Poi corse via nella notte senza proferire altra parola.

 

 

Dopo Last Night in Soho, che uscirà nel 2021, Wright si è già prenotato due progetti. Il primo sarà The Chain per la Universal, un adattamento cinematografico del bestseller di Adrian McKinty. La storia è quella di Rachel, una madre qualunque costretta a rapire una bambina a causa di una terribile catena: riavrà suo figlio solamente a patto di compiere una atto efferato come quello. All’altra madre toccherà poi la stessa sorte.

Il secondo sarà Stage 13 su una sceneggiatura di Simon Rich (Saturday Night Live). Il film segue la storia del fantasma di un’attrice del cinema muto che infesta il teatro di posa di uno studio cinematografico (lo Stage 13) da decenni. Dopo che un regista in difficoltà incontra il fantasma, tra i due si forma una peculiare affiliazione: insieme decidono di lasciare il proprio segno nel mondo.

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