Dalla partecipazione di Emily Blunt all’Howard Stern Show non è arrivata solo la smentita sulle voci che la vedono prossima a comparire nel nuovo film dei Fantastici Quattro insieme a suo marito John Krasisnki nei panni, rispettivamente, della Donna Invisibile e di Mr Fantastic. Insieme al popolarissimo conduttore radiofonico, Emily Blunt ha toccato anche altre due questioni: il rifiuto del ruolo di Vedova Nera e il sequel di Edge of Tomorrow.

Cominciamo proprio dalla faccenda Vedova Nera.

Era il lontano 2009, l’Universo Cinematografico della Marvel era appena nato e tutti noi apprendevamo che l’attrice era in fase di trattative con i Marvel Studios, che al tempo neanche appartenevano alla Disney, per entrare a far parte del cast di Iron Man 2 come Natasha Romanoff. Poi è andata come è andata ed è stata Scarlett Johansson ad accaparrarsi il ruolo. Una questione di cui, un paio di anni fa, ha parlato la stessa Johnasson che, scherzando, ha raccontato di non aver serbato rancore nei confronti di Jon Favreau anche se, inizialmente, non era lei la prima scelta per Vedova Nera (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Emily Blunt, a cui in seguito i Marvel Studios avevano offerto un’altra parte, quella dell’Agente Carter, spiega di aver dovuto declinare l’offerta per ragioni contrattuali. Nel contratto che aveva firmato con la fu 20Th Century Fox ai tempi de Il Diavolo veste Prada, c’era una clausola di “optional picture deal” che la obbligava, di fatto, a prendere parte a un’altra pellicola prodotta dall’ex major. Il film in questione era I fantastici viaggi di Gulliver, dimenticabilissima pellicola interpretata da Jack Black.

Voglio fare finalmente chiarezza sulla vicenda. Ero contrattualmente obbligata a girare I fantastici viaggi di Gulliver. E non volevo girare I fantastici viaggi di Gulliver. Sono molto orgogliosa delle mie decisioni professionali – che per me significano moltissimo – i film che faccio sono importanti per me. Ho davvero molto, molto, molto, molto a cuore le scelte che faccio. Anche perché sono tutto quello che ho: le scelte che faccio. Detto questo, sul set di quel film c’erano davvero un sacco di persone adorabili ed è stato splendido lavorare con loro. Mi sono divertita e ho riso insieme a tutte loro, ma la cosa che mi ha infastidito in primo luogo è che quella cosa sia avvenuta.

Poi, sul sequel di Edge of Tomorrow, spiega:

Onestamente, credo che sia troppo costoso, non so davvero come potremmo farlo.

Aggiunge anche che lei, Tom Cruise e il regista Doug Liman vorrebbero davvero realizzarlo, ma fra la difficoltà nell’allineare le agende di tutti e le complicazioni che la pandemia ha generato nel rendere profittevoli i film ad alto budget non semplificano di certo la situazione.

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