In una recente intervista con Collider Henry Cavill ha spiegato perché interpretare Sherlock Holmes in Enola Holmes, ora su Netflix, è stato meno stressante rispetto a Superman e a Geralt di Rivia:

È più una questione che dipende da me. Nel caso di Superman e The Witcher si tratta di personaggi con cui sono cresciuto e che amo e che voglio davvero trasporre nel modo più fedele possibile al materiale originale. In quel caso si tratta di qualcosa di colossale e lo è ancora.

Di Sherlock Holmes diciamo invece che non ho letto i libri…

Come ha fatto a prepararsi a interpretare il ruolo senza avere ben chiaro il materiale di partenza? L’attore ha spiegato:

Con questo personaggio c’era già molto sulla pagina. Io e Harry [Bradbeer, il regista, ndr] abbiamo trascorso parecchio tempo parlando di me, delle mie esperienze passate, del rapporto con la mia famiglia. Dei miei fratelli, dei miei genitori, delle mie speranze, dei miei sogni. Alla fine ha trovato alcune mie caratteristiche chiave che ha voluto applicare al personaggio di Sherlock.

Intervistato da GQ, l’attore si è anche espresso sul fatto che gli eredi di Conan Doyle hanno deciso di fare causa a Netflix per il film:

La roba legale non mi compete, ma sinceramente non mi sorprende più nulla.

I libri di Enola Holmes sono sei, usciti a partire dal 2006. Protagonista Enola, sorella molto più giovane di Sherlock e Mycroft, ovviamente anche lei investigatrice.

Jack Thorne ha scritto la sceneggiatura: la storia ruoterà attorno a un ragazzino scomparso dopo l’omicidio di suo padre.

Cosa ne pensate delle parole di Henry Cavill sul suo Sherlock Holmes? Ditecelo nei commenti!

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