Forrest Gump, la pellicola del 1994 diretta da Robert Zemeckis, interpretata da Tom Hanks, liberamente ispirata al romanzo di Winston Groom è, letteralmente, piena zeppa di momenti iconici e indimenticabili. Dal discorso sulla guerra del Viet-fottutissimo-Nam, alla corsa di Forrest Gump da un capo all’altro d’America, ai tanti, torbidi momenti della storia americana attraversati dal protagonista con tutta la sua ingenuità e candore.

Di certo poi, molte persone, alla domanda “Qual è la prima cosa che ti viene in mente pensando a Forrest Gump?”, risponderebbero probabilmente citando la frase “La vita è uguale a una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita” detta dal personaggio interpretato da Tom Hanks mentre sta seduto sulla panchina di una fermata d’autobus intento a raccontare la sua vita alle persone che, via via, si ritrovano sedute accanto a lui.

Per quanto assurdo possa sembrare, durante la lavorazione di Forrest Gump, Tom Hanks pensava che quelle scene fossero superflue e che non sarebbero interessate al pubblico.

La star ne ha parlato a margine della promozione stampa di Elvis spiegando:

Ti posso dire che in Forrest Gump, tutte le scene che stavamo girando a Savannah, in Georgia, sulla panchina, erano una sorta di foraggio narrativo. Ricordo di aver chiesto a Bob Zemeckis “Pensi che alla gente interesserà guardare questo svitato seduto su una panchina? Cos’è questa roba? E poi nessuno sa cosa c’è dentro quella scatola”. E siamo finiti a girare, in un giorno e mezzo, qualcosa come 13 pagine di dialogo. E le battute erano tutte scritte su dei cartoncini. Dopo un po’, una volta entrato nel meccanismo, non ne avevo più bisogno. Bob mi disse “Non so che dirti Tom, è un campo minato. È un campo minato. Non sai mai quello che le persone si terranno davvero da un film”.

A quanto pare, Robert Zemeckis ci aveva visto giusto.

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Fonte: Cinema Blend

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