In una nuova, lunga intervista realizzata da Vulture in occasione dell’uscita di Il padrino Coda: la morte di Michael Corleone, Francis Ford Coppola ha parlato del regista di cui è stato mentore all’epoca della New Hollywood, e cioè George Lucas.

In particolare, Coppola prova rimorso perché dopo American Graffiti e THX 1138 il regista si è dedicato solo alla saga di Star Wars limitando, a suo avviso, una carriera molto promettente:

Ha creato qualcosa che ha portato gioia, felicità e piacere – e anche un po’ di saggezza – in tantissime persone. Qualsiasi beneficio abbia ottenuto da ciò, è meritato, ed è il benvenuto. Se sono triste è perché non ha potuto fare gli altri film che avrebbe fatto. George è una persona davvero brillante e di talento. Guardate American Graffiti, guardate quanta innovazione conteneva quel film. Avremmo dovuto avere più film come quello.

Alla domanda se George Lucas sappia del suo giudizio sulla carriera, Coppola risponde in maniera affermativa:

Lui lo sa. Sono arrivato a un punto in cui non posso più parlargliene. Ormai penso a lui più come al mio fratello minore. Noi persone più anziane dobbiamo celebrare il successo di chi è più giovane di noi. Riconosco che mia figlia Sofia, per certi versi, ha avuto più successo di me, e le persone sono più interessate a ciò che farà lei di ciò che farò io. Ed è giusto così.

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