La settimana prossima Generazione X di Kevin Smith taglierà un grande traguardo compiendo ben 25 anni. Il film è diventato un cult nonostante non fosse stato accolto troppo bene all’inizio, come è tornato a ricordare il regista e attore:

Eravamo su 500 schermi e [il produttore] Jim Jacks ci chiamò il giorno dopo l’uscita del film. […] Era la telefonata che aspettavamo. Mi disse: “Ho i risultati di ieri sera”. E noi: “Oh, ottimo. Quanto abbiamo fatto?”. Lui ci disse: “400.000 dollari”. E io risposi: “Su quale schermo?”. Lui mi disse: “In totale. Solo quello”.

La cosa con cui Smith ha fatto i conti, con il tempo, è stato il rendersi conto di una cosa molto semplice: Generazione X era in anticipo sui tempi, un aspetto che Jacks aveva già sottolineato all’epoca:

Jim mi disse: “Non abbiamo sbagliato a girare il film. Siamo arrivati solo un po’ in anticipo, sta a guardare”. E aveva ragione, l’aveva previsto. Con il tempo il film ha dimostrato un’ottima tenuta, molto maggiore di quelle dimostrata all’apertura.

La sinossi:

T.S. e Brodie sono stati appena scaricati dalle rispettive ragazze. Decidono quindi di passare una giornata in un centro commerciale, oziando e consolandosi, quando incontrano due punk combinaguai, Jay e Silent Bob, che decidono di aiutarli a riconquistare le loro ex.

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